“La condizione delle colonne sonore è catastrofica, non si conoscono le difficoltà e i mezzi necessari per svolgere il nostro lavoro e sempre più spesso, per problemi economici, questi mezzi ci vengono negati. Non vogliamo arricchire il compositore di turno ma stiamo dicendo che se non si interviene a livello legislativo e culturale, sensibilizzando tutti sul tema, il nostro settore si ferma” spiega Giuliano Taviani, vice-presidente della nascente AMCF – Associazione compositori musica da film. Centinaia di migliaia di professionisti, dai musicisti, ai tecnici del suono ecc. rischiano di non essere mai più coinvolti nella realizzazioni di colonne sonore perchè in Italia non è una voce di produzione, come in tanti altri paesi e la crisi delle edizioni musicali ha tolto linfa vitale al settore. Non si investe più sulle colonne originali o spesso vengono offerte cifre così basse e richiesti tempi di consegna così stretti che alcuni professionisti sono costretti a non avvalersi delle orchestre e utilizzare solo strumenti virtuali.
Il presidente Pivio e oltre 50 compositori che dal 28 aprile (data di creazione dell’associazione) hanno aderito, ci tiene a ribadire l’urgenza di intervenire tempestivamente. Ennio Morricone, presidente onorario dell’ACMF, ha denunciato il rischio di perdere un’eccellenza apprezzata in tutto il mondo e ha sottolineato le tante difficoltà che, nonostante la sua carriera, sta affrontando in prima persona. Taviani ci illustra le tante vie d’uscita ipotizzabili, dal contratto unico alla richiesta di una voce di spesa specifica in produzione e poi spiega le tante iniziative che nasceranno per far conoscere la loro realtà.
Taviani, alla Festa anche come protagonista perchè curatore della colonna sonora di Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani con Luca Marinetti, ci regala anche alcune suggestioni sul tema musicale scelto per la trasposizione tanto attesa del romanzo di Fenoglio.
giovanna barreca
