Giannini: “La realtà è molto peggio del mio film”

Al ritorno alla regia dopo tanti anni, Giancarlo Giannini racconta come il suo nuovo film, Ti ho cercata in tutti i necrologi, tragga spunto da una storia vera, anche perché la realtà va sempre oltre l'immaginazione.
Intervista a Giancarlo Giannini, regista e interprete di Ti ho cercata in tutti i necrologi. A cura di Emanuele Rauco.

Produttore, attore e regista, Giancarlo Giannini torna al cinema con Ti ho cercata in tutti i necrologi – che uscirà giovedì 30 maggio in 50 copie -, storia di un becchino che, persi dei soldi a poker, accetta di scommettere sulla sua capacità di sopravvivere a un gruppo di uomini che sparano contro di lui. Con il suo solito stile esagitato e sopra le righe, Giannini ha raccontato al nostro inviato Emanuele Rauco come l’idea del film sia nata da un terribile rito che si svolgeva davvero in Africa: “Delle persone, in Africa, i più poveri si facevano sparare – più di trent’anni fa – per intrattenere chi faceva i safari”. E, comunque, ha proseguito, pur affrontando una storia così tragica, la realtà è sempre più tremenda della finzione: “C’è gente in giro che oggi si vende un rene, gli occhi, ecc. Basta aprire il giornale per vederlo”.