Flussi seriali

27/05/10 - È cosa ben nota che “Charlie’s Angels” sia stato uno dei fenomeni più popolari della televisione...

Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane

Charlie’s Angels

(Rubrica a cura di Erminio Fischetti)

flussi-seriali27/05/10 – È cosa ben nota che Charlie’s Angels sia stato uno dei fenomeni più popolari della televisione americana. Per la prima volta, sul piccolo schermo, nel 1976, tre affascinanti donne investigavano su un misfatto e lo risolvevano. Erano capaci senza l’aiuto dell’uomo di mettere ko tutti i più cattivi (il cliché dell’individuo malvagio ha rasentato spesso il ridicolo in questo caso). Con una narrazione votata al senso dell’avventura più che del mistery, dove il vero mistero resta e resterà sempre quello da parte delle tre protagoniste di scoprire il volto del loro datore di lavoro, Charlie Townsend. Sabrina Duncan, Jill Munroe e Kelly Garrett lavorano per la sua agenzia di investigazioni, coordinata dal fido e bolso collaboratore Bosley, ma non hanno mai visto in faccia il loro capo, dal quale ricevono gli ordini per telefono (la cui voce originale è quella di John Forsythe, futuro patriarca in Dynasty). Questa rimarrà per tutte le cinque stagioni la vera chicca del programma. Le tre coraggiose signorine ammiccavano alla loro bellezza, ma figuravano ancora come esseri asessuati, angeli, privi di una sessualità reale, concreta. In realtà nell’immaginario collettivo le tre protagonista rappresentavano e come l’immagine della sessualità più moderna e agognata, a cominciare dal mito sul quale è andata a crearsi la figura di Farrah Fawcett (scomparsa lo scorso anno per un cancro e all’epoca sposata al mito maschile della tv, l’attore Lee Majors, protagonista della serie L’uomo da sei milioni di dollari), una delle protagoniste, che proprio dalle vesti di Jill Munroe – il cui nome foneticamente riporta alla memoria un altro mito intramontabile come quello di Marilyn– trae successo e visione planetaria. La serie, grazie anche al fascino di queste tre donne, oltre alla Fawcett figurano anche Jaclyn Smith e Kate Jackson, diventa un vero e proprio fenomeno di costume tanto che nella stagione ‘76/’77 porta al delirio mediatico, ad essere uno dei cinque programmi più visti e persino al coronamento della copertina di Time.

charlie's-angelsCharlie’s Angels è nota anche per aver elaborato in maniera schematicissima la struttura narrativa di ogni singolo episodio dove, dopo la memorabile sigla nella quale si rammentava il passato delle ragazze, faceva posto un antefatto si mostrava il delitto, la successiva presentazione del lavoro di cui avrebbero dovuto occuparsi le tre ragazze nello studio dell’agenzia, l’infiltrazione di una o più delle giovani nella situazione di pericolo, scoperta da parte dei cattivi dell’impostora e tentativo di eliminarla, salvataggio da parte di Bosley e delle amiche, fine lieta con spiegazioni e risoluzione del bandolo della matassa (generalmente alquanto banale). Ognuna delle protagoniste aveva delle caratteristiche precise: Sabrina era quella più cerebrale che si votava all’indagine vera e propria, Jill era l’esca, mentre Kelly quella più dinamica dal punto di vista fisico e sportivo. Rivista oggi la serie risulta piuttosto noiosa proprio a causa di questa struttura di “ferro” e per delle trame sempre più scialbe. Purtroppo, però, il mito non sarebbe stato sempre splendente perché al termine della prima stagione Farrah Fawcett rescisse il suo contratto, pur con molte polemiche al seguito e la delusione dei fan. Il suo personaggio fu sostituito da Cheryl Ladd, che interpretava la sorellina minore di Jill. Ma non fu più lo stesso, anche se poi la seconda stagione risultò più seguita della prima (a causa dello spostamento di orario dalle 22 alle 21 sul network ABC). Alla fine della terza stagione anche Kate Jackson lascia la serie perché questo lavoro le impediva di accettarne altri (precedentemente era stata costretta a rifiutare il ruolo di Joanna Kramer in Kramer contro Kramer, il quale fruttò poi a Meryl Streep il suo primo Oscar) e fu sostituita infelicemente da Shelley Hack e Tanya Roberts. Tante le guest star di lustro, all’epoca note o meno nota rispetto ad oggi: Kim Basinger, Tom Selleck, Jane Wyman, Tommy Lee Jones, Ida Lupino, Ray Milland, Barbara Stanwyck, Jamie Lee Curtis, Robert Englund.

I miti si sa vanno e vengono, nessuna di queste tre attrici è riuscita a slegarsi dal mito di questa serie che nel bene e nel male le ha legate, forse anche a scapito di una carriera artistica migliore. Non lo sapremo mai. Il loro splendido sorriso forse sarà la cosa più bella che lasceranno ai posteri. Gli angeli di Charlie li conosciamo tutti, chi perché ha ammirato la serie e ciò che ha rappresentato chi perché crede siano state solamente le tre protagoniste di due pessimi remake per il cinema con Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu!

“Charlie’s Angels”
Titolo originale: id.;
Creatori: Ivan Goff, Ben Roberts;
Interpreti: Kate Jackson, Farrah Fawcett, Jaclyn Smith, Cheryl Ladd, David Doyle, Shelley Hack, Tanya Roberts, John Forsythe (non accreditato);
Produzione: USA, 1976-1981;
Durata: 45’ (115 episodi suddivisi in 5 stagioni + episodio pilota da 90’);
Distribuzione originale: dal 22 settembre 1976 al 24 giugno 1981 su ABC;
Distribuzione italiana: reti tv locali (1979); Retequattro (quarta stagione, 1982); Fox Retrò (2009)
Attualmente in replica dal lunedì al venerdì alle ore 7,50 (a.m.) su Retequattro.
Disponibile in dvd.