I rituali psicomagici di Jodorowsky nel film di Brazzale e Immesi

Ritual di Giulia Brazzale e Luca Immesi racconta le ricerche spirituali di Jodorowsky attraverso un thriller con Ivan Franek. Le interviste ai registi e al protagonista
Intervista a Giuila Brazzale, Luca Immesi e Ivan Franek a cura di Emanuele Rauco

Un artista certo, ma più che altro Alejandro Jodorwsky è uno sciamano del cinema, della letteratura, della pittura. Un uomo che ha mescolato arte, occultismo e spiritualità, senza il quale non esisterebbe Ritual, film diretto da Giulia Brazzale e Luca Immesi, video artisti e documentaristi che con questa “storia psicomagica”, come recita il sottotitolo, s’ispirano a Jodorowsky per trarne un thriller che guarda al periodo d’oro del cinema di genere italiano. La storia vede al centro Victor e Lia, coppia con un rapporto sadico e perverso, ma a loro modo equilibrato. Finché lei non resta incinta e lui la costringe ad abortire: l’esaurimento nervoso la porterà a ritrovare la zia da cui è cresciuta, per qualcuno una santa, per altri una strega.
Un thriller tra soprannaturale e psicoanalisi, che guarda ai thriller eleganti e sensuali di Fulci e Sergio Martino e alle ricerche di Jodorowsky, che partecipa con un cameo, oltre ad aver supervisionato la sceneggiatura, ispirata proprio ai suoi rituali psicomagici. Assieme a lui, il cast vede protagonisti Desirée Giorgietti, attrice emergente tra teatro e cinema indipendente, Ivan Franek, noto per la parte di protagonisti in Brucio nel vento di Soldini, e Anna Bonasso. Da notare l’eclettica colonna sonora, che oltre alla partitura di Michele Menini, vede la partecipazione di un musicista come Moby e di una cantautrice come Patrizia Laquidara, che appare anche nel ruolo dell’Anguana.

EMANUELE RAUCO