Nel deserto, un dittatore

Box office 22-24 giugno: Sacha Baron Cohen guida ancora il box office italiano ma con numeri da cupio dissolvi, 315mila euro. Solo 3° Rock of Ages.

Peggiorano i dati del box office italiano e non poteva essere altrimenti. La stagione estiva che spinge molti ad andare al mare nel weekend, gli Europei di calcio e in particolare le partite dell’Italia che per ben due volte sono cadute di domenica, uno dei giorni normalmente più proficui per il botteghino; questi ostacoli erano in fondo abbastanza prevedibili. Quel che sorprende in realtà quest’anno è la mancanza assoluta di contromosse da parte di distributori e esercenti. Mancano titoli di peso da portare in sala – l’unico sarà The Amazing Spider-Man, mentre altri sono stati “rimandati” a settembre – e mancano, non tanto soluzioni, quanto addirittura proposte per migliorare la situazione. Una – l’abbassamento dei prezzi per il periodo estivo – è stata avanzata da Lionello Cerri, presidente ANEC, ma non sappiamo se avrà un seguito.
Nel frattempo, eccoci a commentare un nuovo weekend disastroso per questo terribile mese di giugno: Il dittatore tiene agilmente al 1° posto con (appena) 315mila euro, mentre dietro si piazza la sorpresa di questa classifica, Chernobyl Diaries – La mutazione con 167mila euro. Non era infatti scontato che questo B-horror riuscisse a piazzarsi così bene in classifica e se ci è riuscito lo deve al fallimento di Rock of Ages, 3° con una media per copia clamorosamente bassa: 381 euro! Come già altre volte, il musical americano da noi sfonda solo se si riesce a creare l’evento. Così non è andata, purtroppo, per quest’omaggio al glamour rock anni ’80. Le altre new entry si attestano a fondo classifica: 7° la commedia francese Chef e 9° Detachment – Il distacco, entrambi con medie per copia che si attesta sui 700 euro che di questi tempi si può dire quasi positiva.
Bene C’era una volta in Anatolia, 12° con soli 29 schermi a disposizione, unico film tra i primi venti della classifica ad avere una media-sala superiore ai mille euro (1140 …), a dimostrazione di come qualche pellicola d’autore in più forse non sarebbe guastata.
Fa impressione il crollo di Paura, il film horror dei Manetti Bros. che scende già al 15° posto, peggiorando ulteriormente il dato del weekend d’ingresso e lasciandosi scavalcare in classifica persino da altri insuccessi, come Benvenuto a bordo. Un horror, quello dei Manetti, che non ha nulla da invidiare ai vari Chernobyl Diaries e che paga senza dubbio la disaffezione del pubblico nei confronti del nostro cinema dell’orrore, ma paga anche la scelta di Medusa di distribuirlo quasi solo in 3D (visto ormai, giustamente, con sospetto dagli spettatori, date le tante “finte” stereoscopie cui abbiamo assistito negli ultimi anni) e la pochissima pubblicità che il film ha avuto. Eppure qualche soluzione di marketing poteva pur esserci, magari sfruttando l’idea tutt’altro che banale di Peppe Servillo nel ruolo del cattivo…

1) Il dittatore € 315.277
2) Chernobyl Diaries – La mutazione € 167.587
3) Rock of Ages € 120.378
4) La bella e la bestia in 3D € 111.338
5) Men in Black 3 € 101.878
6) Lorax – il guardiano della foresta € 78.030
7) Chef € 70.498
8) Project X – Una festa che spacca € 64.136
9) Detachment – Il distacco € 46.802
10) Marilyn € 34.497