“L’ARTE NEL SOGNO”

31/10/07 - Tutto ebbe origine da una telefonata. Da un lato del filo il grande analista junghiano...

31/10/07 – Tutto ebbe origine da una telefonata. Da un lato del filo il grande analista junghiano Ernest Bernhard, dall`altro il maestro Federico Fellini che, avuto tempo prima il numero da Vittorio De Seta, se ne servì erroneamente per chiamare una certa Maria. La Vergine Maria? Chissà . Il fatto è che da quel disguido telefonico ebbe inizio uno degli aspetti più affascinanti dell`opera felliniana: quelle attività oniriche che, proprio su consiglio di Bernhard, il grande regista fissò sulla carta attraverso appunti, schizzi e disegni in una sorta di diario composto da circa 400 fogli da disegno, recentemente acquisito dalla Fondazione Federico Fellini. Il prezioso volume, è ora protagonista della mostra “Fellini oniricon. Il libro dei miei sogni”, che fino al 7 Novembre si potrà ammirare all`Auditorium di Roma, prima del “trasloco”, il 20 Gennaio 2008 (data di nascita del regista) a Rimini dove resterà fino al 16 Marzo.

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Ed è proprio a questo “libro dei sogni”, testimone dei segreti dell`inconscio felliniano, che verrà dedicato il Convegno Internazionale in programma a Rimini dall`8 al 10 Novembre, in occasione del conferimento del Premio Fondazione Fellini 2007 che, per questa terza edizione, verrà assegnato ad uno dei più grandi autori del cinema italiano, Ermanno Olmi, che si affianca così ai “vincitori” delle scorse edizioni, Martin Scorsese e Roman Polansky. Il convegno, che sarà presieduto da Tullio Kezich, storico biografo di Fellini, effettuerà un`analisi a tutto campo del “diario onirico” del regista, coinvolgendo varie discipline, dalla letteratura alla critica d`arte, passando, ovviamente per la psicoanalisi, e si avvarrà della partecipazione di personalità di spicco quali, tra gli altri, Gianni Rondolino, Ferdinando Camon, Marco Lodoli, Milo Manara, Sergio Zavoli, oltre naturalmente a Vittorio Boarini, direttore della Fondazione. Insomma, una buona occasione per cogliere da una prospettiva diversa, più intima, la ricchezza,il mistero e le infinite suggestioni dell`Opera di un autore nelle cui immagini la vita ad occhi aperti e la vita ad occhi chiusi” si fondono magicamente.

(Caterina Gangemi)