Festa del cinema di Roma: Clemente Bicocchi per Interactions

Dodici registi internazionali esplorano le connessioni tra gli esseri umani, gli animali e la Terra attraverso la biodiversità, il cambiamento climatico, i rischi per le risorse idriche. La nostra intervista al regista Clemente Bicocchi, autore del primo corto del film collettivo.
Intervista a Clemente Bicocchi a cura di Giovanna Barreca

Nel 2019, sempre alla Festa del cinema di Roma, avevamo intervistato Adelina von Fürstenberg, fondatrice di Art for the world – Ong associata al dipartimento Onu dell’informazione pubblica (UNDPI) – in occasione della presentazione del lungometraggio Interdependence (https://www.radiocinema.it/news/romaff14-un-impegno-concreto-11-registi-per-lambiente). Al centro della narrazione del film il rapporto dell’uomo con la natura, indagato da 11 registi (anche dall’italiano Silvio Soldini, intervistato per l’occasione), partendo dai quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria.

In continuità con il primo film è stato presentato alla Festa del cinema di Roma 2022, come evento speciale, Interactions. Al centro del lungometraggio ci sono, come suggerisce il titolo stesso, le interazioni o meglio le connessioni tra gli esseri umani, gli animali e la Terra, indagate da 12 autori internazionali che raccontano i rischi per le risorse idriche, il cambiamento climatico, la biodiversità.

Dodici autori che, attraverso la commedia, il dramma, la fantascienza, l’animazione, il documentario e la docu-fiction, alcuni usando il bianco e nero e altri colori molto intensi e luminosi raccontano il nostro pianeta esprimendo tutto il loro amore, le paure, la voglia di un futuro più attento e sostenibile, le speranze per le nuove generazioni.

Per l’Italia il regista Clemente Bicocchi ha scritto e girato la sua storia partendo da un’ispirazione altissima: The nightfall (Notturno) di Isaac Asimov e dal incipit, il crepuscolo: “Un mondo lontano che sembri uguale al nostro, con una sola differenza, la luce perpetua vi brucia in superficie”. Durante la nostra intervista, l’autore ci ha raccontato tutto il processo creativo, il perché del bianco e nero e la sua idea di interazione uomo-natura. E, se Bicocchi apre il film, Isabella Rossellini lo chiude con un bel messaggio di speranza. Isabella Rossellini, attrice, ambasciatrice di Buona Volontà per l’Istituto Jane Goodall per la protezione della fauna e dell’ambiente e qui regista, apre la sua grande Fattoria dove regna la ricerca della biodiversità, dove vivono diverse specie di galline che le regalano uova di grandezza e colori diversi, com’è giusto che sia in natura (non tutte bianchissime e uguali come quelle industriali), diversi cani, pecore dalla lana più o meno bianca, più o meno spessa e anche vegetali diversi. Mostra alla camera i tre tipi di cavolfiori che coltiva, così come altri frutti sostenendo che è fondamentale questo genere di ricchezza per l’ecosistema del pianeta Terra, perché non si possa star solo meglio ma si ci possa nutrire meglio.

Legata all’interazione, per ogni autore è come se ci fosse legata anche un’altra importante parola che è stata lo stimolo di partenza per la scrittura del film. “Protezione” può essere legata al cortometraggio Refugia della regista americana Anne de Carbuccia che gira in Giappone, nell’isola di Yakushima dove una scienziata raccoglie i suoni della natura dell’isola, considerata un santuario dell’evoluzione. Legato alla stessa parola il cortometraggio di Faouzi Bensaidi che racconta di un cavallo destinato al macello perché non serve più all’uomo che però viene salvato, protetto da due ragazzi che non lo vedono e non lo sentono come un oggetto.

“Armonia” nel corto Elephant in the room di Nila Madhab Panda dove la piccola protagonista scopre come i nonni decisero di spostare il loro villaggio per permettere agli elefanti della zona di essere messi in salvo, nonostante le grandi aziende di legname riducano sempre di più le loro aree di sopravvivenza. La riconquista dell’armonia nel corto Jungle Fever di Takuma Kuikuro dove sono i giaguari che avvertono l’uomo del propagarsi di un incendio, uno dei tanti che purtroppo sta distruggendo – per una forte speculazione – l’Amazzonia, il polmone della Terra.

“Pericolo” di non avere più una fauna ittica in Caicara di Oskar Metsavaht girato in Brasile, da sempre paese di pescatori e che oggi vede una drastica riduzione degli stessi perché l’Oceano è in forte pericolo per i metodi predatori delle multinazionali del settore e per un consumo eccessivo del pescato. Protagonista un piccolo che non potrà come il padre e il nonno “vivere di sabbia, vento e onde del mare”.

In Interactions anche l’ultimo cortometraggio di Idrissa Ouedraogo, purtroppo deceduto prematuramente nel 2018. The Chameleon, con la consueta poesia che ha contraddistinto tutta l’opera del regista africano, racconta l’incontro con un camaleonte e l’uomo in Burkina Faso dove c’è grande rispetto per l’animale che può catturare l’anima delle persone.

Art for the world sviluppa programmi educativi di sensibilizzazione e distribuirà il film attraverso Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione) nelle scuole, nei musei e in tutti i luoghi dove sarà possibile proiettarlo per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un cambiamento diretto e attivo della popolazione mondiale.

Il film sarà disponibile dal 28 ottobre anche su raiplay.

giovanna barreca