FestivalCinemaSpagna

13/05/09 - Per il secondo anno consecutivo anche il cinema spagnolo conferma uno spazio tutto...

Si rinnova l’appuntamento capitolino con il Festival che porta alla scoperta delle migliori pellicole iberiche

(Dal nostro inviato Silvio Grasselli)

festival-del-cine-espanol-0913/05/09 – Per il secondo anno consecutivo anche il cinema spagnolo conferma uno spazio tutto suo nel folto calendario degli eventi culturali a Roma. Grazie all`alleanza strategica con l`Istituto Cervantes, con l`Ambasciata di Spagna, con la Real Accademia e con altre istituzioni ancora (e grazie al prezioso e fondamentale accordo con il Cinema Farnese), l`evento si trasforma e cresce: da rassegna a festival, da una sola sede a più di tre, il FestivalCinemaSpagna ha confezionato quest`anno un programma molto più ricco e complesso, comprendendo accanto alla panoramica sul nuovo cinema spagnolo anche una programmazione interamente dedicata al cinema d`animazione, il ciclo 70 anni dalla fine della Guerra Civil Espanola con quattro lungometraggi di finzione, una personale dell`artista e filmaker Isaki Lacuesta, Playavideo, selezione “delle produzioni audiovisive più giovani e arrischiate del panorama indipendente ispanico”, e, infine, una piccola retrospettiva tributata ai primi film di Ferreri prodotti e girati in Spagna tra la fine dei Cinquanta e l`inizio dei Sessanta (“Ferreri. Gli anni in Spagna” che accanto alla possibilità  di rivedere sul grande schermo e in pellicola “El pisito”, “El cochecito” e “Los chicos”, ha offerto anche l`occasione per la scoperta di due documentari: il cineritratto “Irriverente Ferreri” e “Rafael Azcona, officio de guionista”, lungometraggio di David Trueba, tra gli ospiti del festival, che raccoglie la testimonianza dello sceneggiatore collaboratore storico di Ferreri).

Una buona occasione insomma per curiosare e dialogare (da notare la lista degli ospiti tra registi e interpreti) con una cinematografia che forse si pensa e si crede più vicina e accessibile di quanto non sia in realtà . Un veneto che tra i suoi non pochi meriti ha avuto quello di offrire con cura un programma vario e conciso, di segnalare al pubblico romano più d`un nome destinato con ogni probabilità  a ricorrere ancora nelle cronache future: tra gli altri, su tutti, il nuovo astro nascente del cinema spagnolo, la giovane e bella Verà³nica Echegui. L`attrice, interprete di due delle sei pellicole comprese nel programma principale, esibisce, oltre le doti interpretative, una vitalità  espressiva non comune passando dal personaggio dell`adolescente falsamente frivola di “El menor de los malos” (“Il minore dei mali”, 2007, di A. Hernà¡ndez) alla donna selvatica e passionale di “El patio demi carcel” (“Il patio del mio carcere”, 2008, di Belèn Macias, film scelto per aprire e chiudere il festival prodotto da El Deseo, casa di produzione fondata da Pedro e Augustin Almodovar) con grande – solo apparente – facilità .