Fiuggi Family Festival

27/07/09 - Sabato 25 luglio ha aperto il Fiuggi Family Festival, evento culturale estivo che...

Fiuggi Family Festival 2009: otto giorni di proposte cinematografiche per tutta la famiglia

(Dal nostro inviato Massimiliano Schiavoni)

fiuggifamilyfestivallogosito27/07/09 – Sabato 25 luglio ha aperto il Fiuggi Family Festival, evento culturale estivo che ruota attorno al mondo del cinema ma in una chiave piuttosto ampia, ossia abbina alla rassegna cinematografica tutta una serie di iniziative collaterali di riflessione sulla famiglia e sul mondo dell’infanzia. La selezione cinematografica si articola su varie sezioni: una di concorso, riservata a lungometraggi a tematica familiare e/o pedagogica (il vincitore sarà  scelto da una giuria presieduta dal regista Alessandro D`Alatri, e sarà  annunciato durante la cerimonia finale sabato prossimo, 1° agosto), varie anteprime, in concorso e non, provenienti da ogni parte del mondo (molta attesa per “L`era glaciale 3” e per “Genova” di Michael Winterbottom, con Colin Firth e Catherine Keener); una gustosa scelta di retrospettive, che spaziano tra cinema e ripescaggi di classici sceneggiati per famiglie da mediateca, come la riproposizione di “Vita col padre e con la madre” di Daniele D`Anza (1960), “La famiglia Benvenuti” di Alfredo Giannetti (1968), “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini (1972), “Disonora il padre” di Sandro Bolchi (1978), “Dancing Paradise” di Pupi Avati (1982). Ampia e interessante appare anche la proposta di documentari, nella sezione collaterale Documentari Internazionali, in cui verrà  presentato in anteprima “La vita di Giovannino Guareschi” di Francesco Barilli, intellettuale vagamente dimenticato che sarà  rievocato con altre iniziative a seguire (proiezione del classico “Don Camillo” di Julien Duvivier e del doppio documentario “La rabbia” girato nel 1963 da Pasolini e Guareschi). E poi, per garantire l`appeal per il pubblico più giovane, cartoon a non finire, dai Simpsons a Garfield, dai Baby Looney Tunes alle proiezioni di Cartoon Network.

Nella programmazione di domenica 26 luglio ha spiccato poi il documentario “Football Undercover” di David Assmann e Ayat Najafi, un`opera che affronta, in chiave dichiaratamente pedagogica e didascalica, la tematica della donna nel mondo islamico. Tramite la storia vera di una partita di calcio femminile organizzata tra selezione nazionale tedesca e iraniana, i due autori conducono lo spettatore a contatto diretto con i paradossi di una società  protervamente maschilista. Che vieta, ad esempio, agli stessi organizzatori (maschi) di vedere l`evento sportivo da loro allestito tra infinite difficoltà , in quanto lo spettacolo della donna che gioca a calcio è considerato provocante e osceno. Dà  però un certo piacere vedere uno stadio gremito di sole donne, totalmente nascoste nei consueti abiti e copricapi, che si lanciano nel tifo più sfrenato, alla faccia dell`annunciatrice che cerca inutilmente di inibirle. Fatto salvo il rispettoso e doveroso relativismo culturale (e in quanto a paradossi sociali, del resto, l`Italia non può permettersi di rimproverare nulla al resto del mondo), l`opera di Assmann e Najafi è un apprezzabile atto di protesta, ancor più valido in quanto poco declamato e stentoreo, ma sobriamente scanzonato. Non brilla magari per particolari qualità  tecniche, ma, se film di questo tipo fossero meno rari di quanto sono al momento, si potrebbe quasi parlare di un incipiente “illuminismo islamico”, quantomeno in ambito cinematografico, che abbraccia anche “Persepolis” di Marjane Satrapi, i film di Panahi… La proiezione della sera, invece, è stata riservata all`anteprima di “Ciuffo Bianco, piccolo castoro” di Philippe Calderon, “documentario narrativo” francese sulla scia de “La marcia dei pinguini”. A parte la perizia tecnica e certi preziosismi di fotografia, nutro personalmente alcuni dubbi su operazioni di questo tipo, dove al genere del documentario viene aggiunta forzosamente una classica narratività  d`avventura, fatta di peripezie, spaventi, riconciliazioni, seguendo gli schemi della più classica delle sceneggiature Disney. Per certe forme di spettacolo, grottesco e/o dolciastro sugli animali, esistono i cartoon, che fanno benissimo il loro mestiere. Perchè, dunque, applicare la logica del cartoon edificante a riprese dal vero? Il castoro di Calderon è più antropomorfo di Bambi, pur essendo un vero castoro. Sarà  spettacolo, d`accordo, e le riprese saranno sicuramente operazioni lunghissime e certosine, ma si perde il senso ultimo del genere documentario educativo. Perchè nessun vero castoro è come Ciuffo Bianco. E i bambini, nella loro immensa saggezza, lo sanno pure.

Programma completo del festival su: www.fiuggifamilyfestival.org