Housing a Torino

23/11/09 - "Housing" di Federica Di Giacomo è un altro dei documentari di Italiana.doc...

Il problema delle case popolari al 27° Torino Film Festival

(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)

housing23/11/09 – “Housing” di Federica Di Giacomo è un altro dei documentari di Italiana.doc che crediamo lascerà il segno. Vi si racconta una situazione paradossale: quella dei nuovi inquilini di alcune case popolari a Bari che, per paura di veder occupata la propria abitazione da altri in cerca di alloggio, si rifugiano disperatamente a difesa della proprietà, rimanendovi chiusi in pratica 24 ore su 24. Dal lavoro della Di Giacomo emerge subito la volontà di denuncia verso una condizione di cui magari si parla spesso, ma mai in maniera approfondita. Quel che però permette ad “Housing” di essere un film davvero notevole è la sua capacità di farsi simbolo della condizione umana in ambiente cittadino: la difesa della casa è tanto ossessiva da superare qualsiasi legame, sia esso affettivo o altro, con il risultato che appare evidente per queste persone la perdita del concetto di polis, del foro, della piazza insomma, dove è doveroso incontrarsi e discutere di questioni pubbliche. Tutti i personaggi del film, difatti, sono così prigionieri della loro missione da difendersi con modalità che hanno dell’assurdo (vediamo addirittura una signora che quando esce di casa piazza in balcone un pupazzo per fingere che ci sia qualcuno) e ne sono tanto schiavi da non riuscire a parlare d’altro. Se poi solidarizzano fra loro è solo perché sono accomunati dallo stesso destino.

Sia chiaro però che la Di Giacomo non giudica i suoi protagonisti e ci mancherebbe visto come essi si ritrovino con ogni evidenza vittime di un meccanismo atroce che è parto della folle politica abitativa della nostra classe dirigente, in particolare dagli anni Ottanta in poi. Anzi, grazie alla loro predisposizione alla teatralità e all’esteriorizzazione dei sentimenti anche più intimi, i personaggi del film ispirano una profonda simpatia e compassione. E di ciò va di nuovo dato atto alla Di Giacomo che ha lavorato a lungo con loro fino a trovare quella confidenza che ha dato luogo a una sorprendente spontaneità e naturalezza.