Il Nascondiglio di Pupi

15/11/07 - Durante la conferenza stampa de “Il Nascondiglio”, il produttore Antonio Avati, Laura Morante...

15/11/07 – Durante la conferenza stampa de “Il Nascondiglio”, il produttore Antonio Avati, Laura Morante, Burt Young, Rita Tushingham, Yvonne Scio e un Pupi Avati in grande forma – piacevolmente ironico, attento e divertente – hanno raccontato alla stampa di questa nuova esperienza lavorativa, che ha coinvolti loro tutti. Pupi ha spiegato da subito il perchè di questa sua rinnovata spinta verso il cinema di genere, ovvero verso “quel tipo di cinema che oggi in Italia si frequenta sempre meno, con una sorta di diffidenza, un po’ snob e sicuramente deleteria, che non riesco proprio ad apprezzare”. Da sempre versatile nella sua arte, Pupi Avati soddisfa, con questa sua ultima pellicola, la voglia di rimettersi in gioco, di rivisitare quel genere gotico a lui caro, che caratterizzò capolavori come “L’arcano Incantatore”, “La casa delle finestre che ridono” e “Zeder”: “se sono tornato a frequentare il genere è soprattutto perchè volevo in qualche modo resettarmi; dopo tanto cinema autobiografico e autoreferenziale, in cui ho detto tutto di me, ho voluto raccontare di nuovo in terza persona. Mi sono assunto di nuovo l’impegno di spaventare; se ci siamo riusciti, la scommessa è vinta, e potrò uscire da questa esperienza più rassicurato, consapevole di poter ancora guidare la macchina da presa. E’ un po’ come il rinnovo della patente, l’ho fatto, e per altri cinque anni potrò realizzare ancora dei film”.

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Forte l’entusiasmo degli attori, che non hanno esitato a complimentarsi con la vincente factory dei fratelli Avati: “ho incontrato Pupi un paio di anni fa, sapevo che è un regista molto importante” – racconta in maniera riservata Burt Young – “sul set, a volte, consigliavo a Pupi come avremmo potuto fare una scena, ma alla fine si faceva sempre a modo suo. Era molto determinato, aveva un quadro completo della situazione, e teneva le redini di tutto. Laura è una bellissima donna, non è stato difficile calarmi nella parte, ero veramente coinvolto. E’ stato davvero un onore lavorare con questi due fratelli, vedere come hanno conquistato l’America. Tutti li amavano”. Laura Morante, per la prima volta in un thriller, ha avuto la stoffa e il coraggio di cimentarsi in ruolo molto difficile, che domina la scena per tutta la durata del film, recitando tra l’altro in lingua inglese: “non scelgo mai i miei film in base al genere, questa distinzione non mi piace molto, mi fa pensare un po’ alla distinzione tra le razze. Di questo film ho apprezzato subito la sceneggiatura, e poi avevo molta voglia di lavorare con Pupi, che fino ad oggi non mi aveva mai chiamata in un suo film. I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati, e secondo me c’è in alcuni di loro anche una vena d’umorismo e ironia, che spezza un po’ con l’elemento tensione, facendo riprendere fiato allo spettatore”. In ultima battuta, una notizia molto importante per quanto riguarda il cinema italiano, che arriva direttamente da Antonio Avati: “la scelta produttiva di fare un film di genere ambientato in America, con attori molto conosciuti nei paesi di lingua anglosassone, come Rita e Burt, ci ha dato la possibilità di creare un prodotto che possa essere distribuito internazionalmente”. Scelta coraggiosa e sicuramente valida. “Il Nascondiglio” arriverà nelle sale italiane già dal 16 Novembre, e ha tutte le carte in regola per “scavalcare”, senza problemi, i confini del nostro bel paese.

(ALESSANDRA SCIAMANNA)