Il secondo sesso

22/06/08 - Lo abbiamo atteso con trepidazione, impazienza, curiosità . E molte perplessità , quelle che inevitabilmente...

Il Secondo Sesso – Cinema, donne e generi.

(Rubrica a cura di Caterina Gangemi)

secondo-sesso-interno.jpg22/06/08 – Lo abbiamo atteso con trepidazione, impazienza, curiosità . E molte perplessità , quelle che inevitabilmente accompagnano le trasposizioni cinematografiche di serie tv di successo. E invece, dobbiamo ammetterlo, la visione di Sex and the city – The movie ha rivelato un bel film, capace di soddisfare le aspettative dei fans di lungo corso della celebre serie HBO, quanto gli amanti delle commedie brillanti ma del tutto estranei alle vicende di Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte. Non che si tratti di un capolavoro, e le pecche non mancano: caratterizzazioni talvolta grossolane (la parentesi messicana), musiche invadenti, e soprattutto un uso sfacciato degli sponsor che maliziosamente può indurre a pensare alla solita iperpatinata operazione di marketing, più che ad un`opera cinematografica tout court. Sospetto, tuttavia, prontamente dissipato grazie all`eccellente sceneggiatura del regista Michael Patrick King, capace di dosare sapientemente il salace umorismo e le battute brillanti già apprezzate nella serie, a momenti di malinconia e amarezza, inevitabile prezzo dei 10 anni trascorsi, il tutto senza minimamente far pesare le ben due ore e venti minuti di pellicola, e soprattutto evitando l`effetto collage o minestra riscaldata proprio di gran parte di operazioni simili. Si è spesso detto, e non a torto, che Sex and the city sia, tra le serie tv, la più gaya, e il film non fa che rafforzare questa convinzione, tra l`ossessione maniacale per moda, e scarpe in particolare, al bellimbusto latino dal fisico scolpito, rigorosamente immortalato sotto la doccia. Tutto insomma, sembra agevolare un`identificazione prettamente maschile con le protagoniste, laddove una donna mai e poi mai invidierebbe loro quei partners bruttarelli e insipidi (beh, a parte Jason Lewis, ovviamente) e quella capacità tipicamente americana di indossare anche l`abito più bello nel modo più inappropriato. Ciononostante, a patto di non prenderlo troppo sul serio, se ne consiglia la visione, possibilmente pomeridiana e in lieta compagnia, seguita da un brindisi a base di Cosmopolitan…in attesa della prossima puntata.