(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)
19/11/09 – “Interporto” di Marco Santarelli, in Italiana.doc, è un abbacinante racconto per immagini di una realtà normalmente sconosciuta ai non addetti ai lavori. Linterporto è materialmente il luogo per eccellenza del mondo della logistica, grande distesa di capannoni in cui si posano e si prendono scatole e container, in cui si lavora ininterrottamente e in cui, in qualche modo, luomo stesso è diventato una macchina, un ganglio del sistema dei trasporti. Linterporto è decisamente il parto più surreale della globalizzazione: una va e vieni che a vederlo appare insensato. Santarelli sceglie dunque giustamente un piano a-narrativo per enfatizzare la ripetizione coatta e potenzialmente infinita del lavoro, un lavoro che non nobilita luomo, come ricorda in chiusura uno dei personaggi del film.