Business Street verso il Maxxi

30/10/11 - Il direttore Roberto Cicutto annuncia che nel 2012 il Mercato del festival si avvarrà della struttura del Museo del XXI secolo, vicinissimo all'Auditorium.

Dal nostro inviato EMANUELE RAUCO

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  • Roberto Cicutto – Direttore The Business Street
  • Concepita quasi come sezione collaterale del Festival del Film di Roma, la Business Street è il mercato internazionale del festival e l’unico dedicato al cinema in Italia: ospitata tra gli hotel e i cinema di Via Veneto, dall’anno prossimo la manifestazione avrà anche una nuova, suggestiva location: il Maxxi, il Museo dell’Arte del XXI secolo vicinissimo dall’Auditorium, sede centrale del festival, che accoglierà parte degli eventi legati al mercato, con l’aggiunta di una struttura di sale di proiezione e congressi che permetteranno ai buyer e agli operatori del settore di visionare i film e incontrarsi in lavorare meglio. A presentare il progetto, oltre al presidente della fondazione Maxxi Pio Baldi, Roberto Cicutto, direttore della Business Street, che ha annunciato il progetto come l’ingresso del mercato di Roma nell’età della consapevolezza: “E’ un progetto di sviluppo che ci chiedono gli operatori, un luogo d’incontro più rilassato in cui far crescere anche l’Industry Books (il ponte tra editori e produttori) e il New Cinema Network che si occupa di co-produzioni”. L’obiettivo, secondo Cicutto, è di incrementare la produzione di qualità e indipendente rispetto al concorrente American Market Film di Los Angeles.

    Nel frattempo il mercato è cresciuto con gli anni, arrivando agli 820 accreditati dell’edizioni 2011: ne è fiera la direttrice del festival Piera Detassis, da sempre favorevole all’integrazione tra mercato e festival, qualità e affari. Integrazione anche fisica, visto che il Maxxi e l’auditorium saranno collegati da un lungo tappeto rosso. Contento anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha rilanciato il progetto di un Parco delle arti e della musica curato da Renzo Piano, una grande opera che dovrebbe includere il museo, l’auditorium e il ponte della musica; il sindaco inoltre ha risposto all’ennesima provocazione del ministro Mibac Giancarlo Galan, piccato per non aver ricevuto l’invito al festival: “Ha fatto tutto da solo, ora che è stato precisato che l’invito è partito ha detto che verrà. Speriamo si chiuda qui, visto che il legame tra Roma e cinema è storico, non politico o territoriale”. Anche la governatrice del Lazio Renata Polverini esprime fiducia e annuncia un disegno di legge regionale per fondare un ente che presieda all’audiovisivo, tv e cinema, nel Lazio. Proposte e progetti concreti che dovrebbero rilanciare Roma e il Lazio non solo come capitali della cultura cinematografica, ma anche dell’industria e del business annessi.