La donna di nessuno

30/06/09 - Vincenzo Marano, regista televisivo e direttore della fotografia italiano, ma dalla...

Tra dramma e noir, un film che tenta di ricalcare le vecchie glorie dei film francesi di genere, prodotti tra i Sessanta e i Settanta

la-donna-di-nessuno30/06/09 – Vincenzo Marano, regista televisivo e direttore della fotografia italiano, ma dalla carriera quasi esclusivamente francese, esordisce al cinema in una pellicola che vuole omaggiare il vecchio stile dei polizieschi dalla vena noir, realizzati a cavallo tra i Sessanta e Settanta nel suo Paese d`adozione, ma il risultato desta qualche perplessità . “La donna di nessuno” è basato sul racconto Historie d`une prostitue di Clara Dupont-Monod, che la stessa Candice Hugo, una delle due protagoniste femminili, ha voluto realizzare. La storia inizia con l`arresto di Madame Louise, una donna accusata di gestire un grosso giro di prostituzione per uomini ricchi e importanti. Ma, quando una delle sue “protette” fa un “volo” nel vuoto dalla finestra del suo appartamento, il detective di polizia assegnato alle indagini e una rampante giornalista capiscono che sotto si nasconde molto di più e che le persone coinvolte sono ben posizionate fra le alte cariche dello Stato, a cominciare dal giovane giudice Martin Delvaux, un uomo infelice diviso tra un matrimonio di convenienza con una rampolla dell`alta borghesia parigina e la passione per la giovane e affascinante prostituta Sarah, una delle “dipendenti” di Madame Louise, innamoratasi di lui… Alla fine, ognuno di loro avrà  perso un pezzo di sè e della propria dignità .

Un lavoro, quindi, come si può già  ben comprendere dalla strutturazione della trama, che non possiede molti elementi originali, nè tantomeno una qualità  registica che gli permetta di elevarsi al di sopra di un livello medio-basso. Infatti, la forma estetica del noir poliziesco viene tutta affidata alla confezione esterna, facendo apparire, così, un film dai numerosi clichè narrativi un bell`oggetto vuoto. Abbiamo, in questo modo, un`ottima fotografia dominata dai forti toni drammatici, una scenografia accurata e una colonna sonora, composta da Simon Cloquette-Lafollye, dal ritmo incalzante. Altro apparato che funge da salvagente è sicuramente quello recitativo che si dimena come può per glissare su evidenti falle di sceneggiatura e costruendo un`impronta psicologica su dei personaggi che, per quanto ambigui e congeniali alla trama, in alcuni momenti sembrano scritti con un`affilata accetta e non con raffinato inchiostro. Belle prove di Laurent Lucas ed Hèlène de Fougerolles, rispettivamente nelle vesti del giudice e della giornalista. Sensuale e intrigante la prostituta Sarah innamorata del giudice, interpretata da Candice Hugo, mentre la nostra Anna Galiena si concede una veste da ruffiana, termine inteso nella sua accezione più arcaica, da antologia, e con poche pennellate riesce a ritrarre la sua Madame Louise con tante sfumature sotterranee. Nonostante questi elementi contribuiscano a migliore il complesso dell`opera, spesso, però, “La donna di nessuno” cade in una parodia involontaria, in particolare in alcune delle scene finali più drammatiche che servono a sciogliere gli enigmi della vicenda (per i quali, tra l’altro, non serve certo uno scienziato).

(ERMINIO FISCHETTI)

Titolo originale: Sans ètat d`à¢me
Produzione: Francia 2008
Regia: Vincenzo Marano
Interpreti: Laurent Lucas, Hèlène de Fougerolles, Thierry Frèmont, Candice Hugo, Anna Galiena, Christine Citti, Cyrielle Claire, Bernard Verley, Carole Bianic, Magaly Berdy, Elisabeth Commelin, Jacques Zabor
Durata: 99′
Data di uscita: 26 giugno 2009

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