La regina di Millennium

31/05/10 - Il terzo film della trilogia cinematografica tratto dalla corposa opera di Stieg Larsson inizia con...

L’ultimo film della trilogia “Millennium” affascina ma delude

la regina dei castelli di carta31/05/10 – Il terzo film della trilogia cinematografica tratto dalla corposa opera di Stieg Larsson inizia con il personaggio centrale, Lisbeth Salander hacker cyberpunk violentata dal padre all’età di dodici anni, ricoverata in gravissime condizioni in un ospedale dove si trova anche Zala, il violento genitore, ridotto in fin di vita dalla figlia che ha tentato di ucciderlo con un’accetta. Entrambi sono comunque destinati a morte per ordine della Sezione (ramo deviato della SAPO i servizi segreti svedesi) di cui Zala ha fatto parte negli anni settanta, per depistare gli agenti di polizia e della stessa SAPO. Ma, mentre Zala viene ucciso, Lisbeth riesce a salvarsi finendo, però, rinchiusa in carcere con l’accusa di tentato omicidio del padre. Braccata dagli assassini di Zala che la vogliono eliminare facendola internare in un ospedale psichiatrico, viene però aiutata dal giornalista amico Mikael Blomkvist che, essendo a conoscenza della sua storia drammatica, farà di tutto per sostenerla validamente durante il processo. Purtroppo Lisbeth ha anche un altro feroce nemico: suo fratello, un gigante albino che la perseguita.

Trama eccessivamente complicata per questo ultimo capitolo molto difficile da rendere cinematograficamente soprattutto per la sceneggiatura poco chiara ed esaustiva nonostante che il regista Daniel Alfredson e gli attori protagonisti Noomi Rapace e Michael Nyqvist ce la mettano tutta per stare al gioco di una trasposizione poco chiara, lenta e anche noiosa.. Il film risulta freddo e compassato a causa di una regia comunque eccessivamente asciutta ed essenziale, della recitazione robotica priva di ogni minima emozione e per la totale assenza di mimica facciale a cui il doppiaggio italiano dà una salvata non indifferente. Certo è che questo specifico cinema svedese ci fa davvero rimpiangere il grande Ingmar Bergman non solo per i contenuti narrativi quanto per le emozioni che il Maestro riusciva a comunicare allo spettatore. Insomma, al confronto Bergman era un passionale latino!

(ADA GUGLIELMUCCI)

Titolo originale: Luftslottet som sprängdes
Produzione: Svezia, Danimarca, Germania 2009
Regia: Daniel Alfredson
Cast: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Annika Hallin, Per Oscarsson, Lena Endre
Durata: 148′
Genere: thriller
Distribuzione: Bim
Data di uscita: 28 maggio 2010

La regina dei castelli di carta trailer italiano: