Lezioni d`amore

01/05/09 - Philip Roth è uno dei maggiori scrittori americani del `900 ma anche uno dei più difficili...

Deprimente e interessante dramma d`amore

01/05/09 – Philip Roth è uno dei maggiori scrittori americani del `900 ma anche uno dei più difficili da tradurre in immagini, come dimostrano anche i fallimenti de “La macchia umana” e “Se non faccio quello non mi diverto”. Perciò la notizia della trasposizione de “L`animale morente” da parte di una regista attenta e raffinata come Isabel Coixet è stata accolta con grande attesa. Forse non del tutto ripagata, perchè la materia dei romanzi di Roth è sempre troppo ricca per non essere ampiamente semplificata, ma qui diventa componente di un film che sa indagare nel dolore del sesso e dell`amore con una certa lucidità .

lezioni-damoreIl professor Kepesh sente l`età  avanzare e come risposta alla vecchiaia continua a cercare la bellezza femminile: quella di Consuela lo colpisce a tal punto da regalargli una contraddittoria storia d`amore, nella quale capire tutte le contraddizioni della sua età . Dramma sentimentale ed esistenziale, oscillante tra un velato erotismo e un contenuto melodramma, che la sceneggiatura di Nicholas Meyer rende quasi un contraltare sofferto del milieu intellettualistico di Woody Allen, un “Interiors” intimo e complicato. La New York ormai tipizzata e fin troppo riconoscibile di molti, troppi film, è lo sfondo di questo racconto di avvicinamento alla vecchiaia e alla morte attraverso la ricerca sfacciata della vita (il personaggio di George, l`amico di David), ma anche dentro le difficoltà  e i lati oscuri che la morte porta con sè, in cui l`uso ironico della voce off – tipico di Roth – e il tocco femminile della regista rendono il racconto intrigante. Non tutto gira per il verso giusto, specie la parte centrale, dove l`assenza di Consuela rende il film sfilacciato e blando e che porta a un finale punitivo e avvilente, riscattato però dalla straziante sequenza della foto. La sceneggiatura fa fatica a rendere alla perfezione i temi e le riflessioni che il racconto si trascina dietro, ma sa costruire due personaggi interessanti e sa gestire la tensione tra di loro, anche grazie a una regia che sa come rendere l`emotività  sul filo della commozione (splendido il messaggio d`addio in segreteria). Dove Coixet non brilla – e ci sorprende – è nella direzione degli attori: se Penelope Cruz è magnetica e avvolgente nella sua naturalezza, Ben Kingsley appare più volte fuori parte. E danneggia il risultato di un film che forse perderà  il confronto col romanzo e il suo autore, ma sa dare emozioni e sensazioni a chi ama un cinema intimo.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: Elegy
Produzione: USA 2008
Regia: Isabel Coixet
Cast: Penelope Cruz, Ben Kingsley, Dennis Hopper, Patricia Clarkson, Peter Sarsgaard
Durata: 106′
Genere: drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 30 aprile 2009