Belli e indipendenti

Merqana di David Chierchini, Matteo Keffer e Davide Morandini è un documentario indipendente che dal Corno d’Africa segue il percorso e gli stati di alterazione causati dal qat, una pianta che si sta diffondendo in tutto il mondo.

“Dopo aver girato nel 1969 I medici volanti dell’Africa Orientale, ho capito che la percezione è in qualche modo condizionata culturalmente e che in società diverse funziona in modo diverso”, dichiarava Werner Herzog qualche anno fa. Partendo da elementi preziosi come questo e non dimenticando lo spirito d’avventura e pagine affascinanti di vita e di cinema – come quando, sempre Herzog, raccontò a proposito di Burden of Dreams (1982): “Ancor prima che potessimo sistemare le cineprese per Fitzcarraldo, le quattordici gomene d’acciaio si sono spezzate simultaneamente nelle rapide senza nessuno che le guidasse, anche se c’erano delle persone a bordo. Dopo questo incidente abbiamo predisposto tre cineprese e filmato la barca che andava a schiantarsi contro le pareti rocciose sul bordo del fiume. L’ancora ha forato lo scafo e la chiglia si è accartocciata su se stessa come il coperchio di una scatola di sardine intorno alla sua chiavetta…” – tre giovani filmakers romani sono partiti per il Corno d’Africa per seguire il qat, una pianta/droga molto diffusa e da millenni parte dei riti religiosi della diverse comunità africane perché provoca stati di alterazione attraverso la masticazione delle sue foglie.
Merqana di David Chierchini, Matteo Keffer e Davide Morandini racconta il consumo, la diffusione, il valore che gli viene attribuito e come cambi la percezione che dai primi utilizzatori, fino a quelli finali, hanno del qat. Il raccolto nelle piantagioni, il mercato di Awoday di notte e il consumo (lo stato di alterazione è detto merqana) che differenziano tre condizioni, intorno a diversi soggetti ben fotografati nel film, quasi che l’immagine fosse stata rubata dal reale degli avvenimenti che accadevano sotto gli occhi dei tre giovani, ricordando – come Herzog suggeriva – di avvicinarsi ai soggetti e percepire, per raccontarla meglio, la loro verità di un cinema che diventi anche rigenerazione dell’immagine della realtà, quasi della sua verginità primitiva. Merqana è un documentario indipendente, di esplorazione e di divulgazione che segue al primo lavoro realizzato dai tre autori qualche anno fa durante la rivoluzione egiziana: Bulaq. La troupe era formata, in entrambi i casi, dai tre autori armati di una Canon 5d, un parco ottiche e null’altro. Intelligentemente non c’è una voce over che narra il percorso alla ricerca della pianta ma il semplice racconto per immagini di ciò che hanno visto e voluto raccontare.

Il film è parte di un progetto-documentario investigativo di ampio respiro: Leaves of the Horn, l’oro verde del Corno d’Africa che seguirà il percorso del qat non solo in Africa ma anche nei diversi mercati globali: dalla Cina all’America. Le riprese londinesi – nella capitale del Regno Unito c’è un giro d’affari di quasi 60 tonnellate a settimana – sono già iniziate e andranno avanti anche grazie all’aiuto dei internauti-mecenati che contribuiranno al progetto tramite il crowdfunding.

GIOVANNA BARRECA