Per sfortuna che ci sei

22/06/11 - Nicolas Cuche dirige una pellicola che fa il verso, non riuscendoci, alle commedie Usa. Protagonista un consulente matrimoniale iettatore.

Julien Monnier (Francois Xavier Demaison) ha un problema serio: può essere un consulente matrimoniale brillante, ma non può tenere una donna nella sua vita più di due settimane. E per una buona ragione, sin dalla giovane età, Julien è la sfortuna di tutte le ragazze che si innamorano di lui. E non parliamo di un pizzico di negatività ma di iella nera quella che ti spedisce all’ospedale più volte alla settimana, ti rovina la carriera o ti fa litigare con tutta la famiglia. Per le donne Julien è quello che si dice un vero e proprio gatto nero e Joanna Sorini (Virginie Efira) lo impara a sue spese il giorno stesso che lo incontra. Lei ha una carriera in ascesa e una vita amorosa finalmente appagante. A Julien sembra che il suo karma negativo sia finito, ma le cose sono per Joanna sono destinate a precipitare molto rapidamente.

Otto anni dopo il primo film, il dimenticato Jojo le Frite, e tanta televisione, il regista Nicolas Cuche torna alla commedia con Per sfortuna che ci sei, una vicenda priva di identità culturale, che scopiazza, e anche in malo modo, situazioni, caratteri e stranezze tipicamente americane, col risultato che valanghe di battute piuttosto ingenuotte finiscono per sommergere la pellicola, che soffre anche di un abuso dei meccanismi da commedia degli equivoci e un sofraffollamento di personaggi macchiettistici, tra tutti, le madri nevrotico-ossessive. Per non parlare dei colpi di scena scontati e telefonatissimi, della recitazione non sempre convincente dei personaggi: così come non convince la location, una Bruxelles spacciata per Parigi. Immancabile il siparietto sull’integrazione razziale con il miglior amico di Julien un chirurgo nero affermato, ma anche omofobo, che non vuole mai stare troppo vicino allo iettatore per timore che qualcuno lo scambi per gay. Così come sono immancabili i luoghi comuni e le conclusioni bonarie, per non dire semplicistiche, con cui termina anche la storia al motto di “Dalla iella può nascere la fortuna come dal letame nascono i fior”. Il regista Nicolas Cuche ha affermato di essere tornato alla commedia perché stanco dei thriller e della tv, noi crediamo che dopo questa prova tornerà al piccolo schermo. In ogni caso l’uscita è prevista per il 13 Luglio.

LIA COLUCCI

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