Poetry

10/03/11 - Ritratto di signora intriso di malinconia e di ingenuità, presentato a Cannes 63...

Ritratto di signora intriso di malinconia e di ingenuità, presentato a Cannes 63

10/03/11 – Poetry, del coreano Lee Chang-dong, è un affascinante quanto confuso ritratto di una signora non più giovane, Mijia, che soffre di problemi di memoria (forse un Parkinson), fa di tanto in tanto da badante a un anziano signore e mantiene il nipote adolescente. Poi succede che la donna decide di iscriversi a un corso di poesia e scopre che il nipote ne ha combinata una grossa… Lee Chang-dong è maestro nel costruire deragliamenti di sequenze (resta nella memoria la donna disperata che cade in mezzo alla strada, incontrata da Mijia davanti all’ospedale) e può vantare una forte personalità nella messa in scena. Detto questo però si ha l’impressione che il film finisca per perdersi in “grandi scenette auto-concluse” lasciando un po’ per strada l’unità narrativa e simbolica. E se è vero che l’incapacità intellettuale di Mijia nello scrivere poesie è splendido contraltare della “poeticità” del suo essere, così intriso di malinconia e di ingenuità, è anche vero che il tema della perdita della memoria, ben presentato all’inizio, resta a metà strada senza mantenere le promesse. Inoltre il rapporto che sembrava molto intenso con l’anziano malato e la risoluzione del misfatto del ragazzo si concludono entrambi sotto il segno della mercificazione, lasciando un po’ di dubbi perciò sulla stessa moralità della protagonista. Nonostante ciò il personaggio di Mijia e il suo inconsapevole mal di vivere restano senz’altro il lascito migliore di Poetry.

ALESSANDRO ANIBALLI

Titolo originale: Poetry
Produzione: Corea del sud 2010
Regia: Lee Chang-dong
Cast: Yoon Hee-Jeong, Da-wit Lee, Nae-sang Ahn
Durata: 135′
Genere: drammatico
Distribuzione: Tucker Film
Data di uscita: 1 aprile 2011