Poitevin a Mano Armata

13/05/09 - Alla vigilia di Appuntamento a Mano Armata, l'International Meeting Of Italian...

Escalation presenta per la prima volta su CD le colonne sonore di due classici del poliziottesco, firmate dal grande compositore Robby Poitevin. Un evento collaterale alla rassegna tematica che si svolgerà  a Cattolica (RN) tra il 15 e 16 maggio, e che vedrà  come ospiti Carlo Ausino, Enzo G. Castellari e Luciano Lutring

tecnica-di-un-omicidio13/05/09 – Alla vigilia di Appuntamento a Mano Armata, l’International Meeting Of Italian 70’s Action Movies And Music giunto ormai alla sua terza edizione, l’Associazione Culturale Escalation si sta preparando a suonarle di santa ragione. Si parla naturalmente di colonne sonore e in particolare delle OST dei film “Tecnica di un omicidio” e “Quella carogna dell’ispettore sterling”, firmate da Robby Poitevin e, come nella migliore tradizione d`oltreoceano, scandite a tempo di jazz. Ripubbicate per la prima volta su CD dalle recording session della mitica RCA, queste soundtrack sono il fiore all’occhiello di un jazzista d`eccezione: di origini parigine, studia fin da giovane pianoforte e vibrafono, strumento col quale si impone all`attenzione dei più famosi jazzisti che suonano in America, dove Robby si trasferisce per accompagnare la grande cantante Edith Piaf. Primo vibrafonista del complesso di George Shering, suona con tutte le più importanti orchestre jazz d`America (Dizzy Gillespie lo vuole con sè per una tournèe europea) fino ad approdare, al fianco del chitarrista Django Reinhardt, in Italia dove forma una sua propria orchestra con la quale suona in tutto il mondo. Entra presto a lavorare per la prolifica RCA prima come assistente musicale, poi come arrangiatore (La partita di pallone cantata da Rita Pavone) e compositore. Sebbene il periodo in cui si è dedicato alle colonne sonore sia stato breve (dal 1966 al 1967) Poitevin ha lasciato sicuramente il segno attraversando i diversi generi cinematografici del periodo, realizzando dei brani di indubbia qualità  che esprimono al meglio il suo eclettismo. “Tecnica di un omicidio” e “Quella carogna dell’ispettore sterling” rientrano sicuramente tra le sue composizioni più belle e originali, accomunate come sono da un jazz orchestrale che si discosta dallo swing leggero e frizzante delle commedie dei primi anni `60 per assumere quei tratti internazionali più vicini alle orchestrazioni rese celebri al cinema da John Barry e Quincy Jones.

In “Tecnica di un omicidio” lo strumento che lega quasi tutti i brani è il flauto traverso, affiancato di volta in volta dagli strumenti più disparati, anche quelli meno convenzionali per il jazz, a seconda delle diverse atmosfere del film: nel primo brano lo stoppato della chitarra baritono enfatizza la suspense, i fiati sostenuti accentuano l`azione, il clavicembalo di Central Station e di Clint In Agguato sorreggono l`inseguimento e il disorientamento provocato da strane scoperte fatte dal protagonista, mentre il sassofono accentua la sensualità  di My Man, un brano che compare anche nella vellutata versione cantata in stile bondiano. Con Adesso che hai vent`anni, a dispetto dell`italianissimo coro dei Cantori Moderni di Alessandroni, facciamo un salto nella San Francisco dell`Ispettore Sterling: il ritmo beat dei titoli di testa è seguito immediatamente da Alba a San Francisco dove la tromba espone un tema intimo, sommesso a sottolineare la malinconia e la solitudine del protagonista. Pedinamento sentimentale è l`arragiamento in chiave di bossa del Tema dell`Ispettore Sterling che possiamo ascoltare anche nella splendida versione One More Step cantata dalla voce morbida e calda di Gianfranca Montedoro, una delle più interessanti e versatili interpreti italiane degli anni Sessanta e Settanta (canta con Franco Ambrosetti, Gianfranco Tommaso, Nunzio Rotondo, Gato Barbieri, fonda il gruppo composto da musicisti brasiliani Valiom 5, collabora col tastierista belga Joe Vandrogenbroeck, partecipa alla formazione dei Living Music e realizza insieme ai Murple l’album Donna Circo, un’opera a metà  tra teatro e musica). Tutte le composizioni ruotano attorno alla variazione di questi due temi principali ad eccezione di Allucinazione e Ossessione di un Ricordo, composte per sottolineare i diversi flashback che ricorrono nella narrazione e le atmosfere psichedeliche delle feste hippie.

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