Quando combattono…

26/05/09 - La lunga e intensa scena iniziale racconta l`operazione di sganciamento di due convogli...

“Quando combattono gli elefanti”: l’importanza del documentario sociale

quando-combattono-gli-elefanti26/05/09 – La lunga e intensa scena iniziale racconta l`operazione di sganciamento di due convogli ferroviari che si sono scontrati compenetrandosi l`uno nell`altro. La telecamera si sofferma sui volti dei ferrovieri, che sembrano osservare i “loro” treni come si guarderebbe a corpi umani tirati fuori dalle macerie di un crollo: forse perchè le due affollate proiezioni in anteprima di questo lungometraggio documentario, presentato a maggio al Tekfestival di Roma, sono avvenute ad appena un mese dal terremoto dell`Abruzzo. “Quando combattono gli elefanti” è un film importante, perchè mette al centro quei ferrovieri, le loro fatiche e frustrazioni. Il processo economico del neoliberismo privatizzatore scompone la soggettività  sociale e riduce il cittadino a “cliente”, consumatore cieco, incapace di connettersi al contenuto sociale sempre occultato, eppure essenziale, di un servizio a cui indirizziamo più che altro le nostre invettive di passeggeri vessati e talvolta truffati. Un cinema che sappia nuotare controcorrente, come quello di Amendola, può tentare con successo la difficile ricomposizione e ridare al lavoro il suo posto, mostrando il duro conflitto che attraversa la costruzione quotidiana di quella prestazione che ci arriva impacchettata dal marketing aziendale.

tekfestival-2009La storia portante del film è quella di Dante De Angelis, macchinista e delegato alla sicurezza colpito da ben due licenziamenti per ragioni strettamente legate alla sua funzione sindacale. La prima volta nel 2006, per essersi ostinatamente rifiutato, insieme a quaranta colleghi, di utilizzare un congegno – il cosiddetto “uomo morto” – che impone al macchinista di spingere un pedale a tempi cadenzati per evitare che il treno si fermi: quando le ferrovie, per tagliare i costi, eliminarono il doppio conducente hanno reintrodotto questo vecchio meccanismo, affidando quella sicurezza che prima dipendeva da due persone alla responsabilità  di uno solo, costretto a un`attività  più stressante. Il disastro di Crevalcore (17 morti nel 2005) è richiamato con immagini di repertorio per ribadire che sulla sicurezza non si può lesinare. Il secondo licenziamento di De Angelis giunge nell`agosto 2008 come ritorsione per avere parlato pubblicamente di treni che si spezzavano. Nel frattempo c`era stato il licenziamento, e poi il reintegro, di quattro macchinisti che avevano accettato di parlare con “Report”. La vicenda è rievocata da uno di loro, l`aiuto macchinista Riccardo Poggi, e dalla stessa Milena Gabanelli, che denuncia l`isolamento in cui i quattro furono lasciati dal sindacato. Un`altra testimonianza del valore irrinunciabile di un`azione sindacale forte e salda è quella del regista Ken Loach (“se torniamo alla paura di parlare arretriamo di un secolo”), con il quale Amendola aveva già  lavorato.

Il film segue da vicino l`impegno sindacale dei ferrovieri dell`Assemblea nazionale, il difficile rapporto con le organizzazioni confederali di categoria, le avanzate e gli arretramenti della lotta e dei suoi protagonisti più esposti, gli incidenti più gravi avvenuti sui binari, come un diario civile cui si intrecciano la passione di un modellista che aziona i suoi trenini elettrici e le vicende di una famiglia di immigrati che vive a bordo dei binari. Quest`ultimo spunto narrativo è l`aspetto meno riuscito, e la sua brusca chiusura ha il sapore paradossale dell`autodenuncia di una trovata dal corto respiro. Ma è un limite che non compromette un lavoro egregio, ricco di materiali e di invenzioni, di cui si apprezza la bella fotografia, soprattutto capace di evitare le trappole della retorica. Cosa che rende assurda la motivazione – “troppo militante” – che sarebbe alla base del rifiuto opposto l`estate scorsa dal Festival di Venezia. Sulle invettive del ministro Bondi, che ha dedicato a questo film un`attenzione analoga a quella prestata al lavoro di Pannone e Fasanella sulle Br, meglio sorvolare.

(MICHELE CITONI)

Titolo originale: Quando combattono gli elefanti
Produzione: Italia, 2008
Regia: Simone Amendola
Durata: 89`
Genere: documentario