[REC]2

08/01/10 - Un paio d'anni fa, due giovani e ambiziosi filmaker spagnoli, di cui uno già...

Stanche soggettive

08/01/10 – Un paio d’anni fa, due giovani e ambiziosi filmaker spagnoli, di cui uno già sugli scudi per alcuni film horror di successo, stupirono il mondo dal Festival di Venezia con un horror tesissimo girato tutto in soggettiva da una sola telecamera digitale, col pretesto del reportage televisivo. Dopo che di quel primo “[REC]” è stato fatto un remake americano, Jaume Balaguero e Paco Plaza tornano nel condominio maledetto per girare un seguito in senso stretto, cioè che parte da dove finiva il primo. Ma con risultati palesemente più deboli.

Una squadra speciale della polizia fa irruzione nel condominio infetto e ormai assediato dai contagiati, anche se scoprono che il loro obiettivo non è l’evacuazione, ma la ricerca del sangue che ha dato via all’epidemia; e scopriranno anche che alcuni ragazzini si sono addentrati nel palazzo. Il furioso horror in prima persona è diventato una sorta di derivato politico-religioso, scritto dai registi con Manu Dìez, che plagia “Cloverfield” o uno dei molti film di cospirazione ma, nellimpianto, sembra più un videogioco ripetitivo.

rec2Il sottotesto del primo film, tanto più inquietante quanto più tenuto sottilmente velato allo spettatore, diventa l’esplicito tema della pellicola ricalcando le orme di tutto un filone che dagli anni ’70 in poi hanno dipinto il diavolo come moralistico contagio, qui arricchito dal vieto discorso sul potere della televisione che nello stupido finale diventa causa di ogni male vanificando tutti i discorsi precedenti – specie quello sull’autorità – e dandosi nel tipico sottofinale beffardo a uso e consumo dello spettatore. Che però viene turlupinato a più riprese da Plaza e Balaguero, che ampliano, con pretesti vari, il numero delle soggettive presenti, sdoppiano il film per aggiungere personaggi diversi, usano indifferentemente tagli e dissolvenze in nero – sempre pretestuosamente – buttando all’aria l’intero impianto estetico del prototipo e realizzando in pratica un film come qualunque altro, convenzionale. Che manda all’aria la coerenza fin dalla sceneggiatura e dalla confusione con cui gestisce l’intreccio e i cambi di punti di vista, fino alla regia che non riesce più a gestire le premesse e i significati della scelta stilistica, limitandosi al manierismo che ormai rischia di affliggere questi prodotti figi del bellissimo “Diary of the Dead” di Romero. Il resto è sonoro a volume altissimo, attori anonimi e piatti, tentativi di suspense andati a vuoto: un buco nell’acqua che ridimensiona le aspettative sul futuro dell’accoppiata di registi.

EMANUELE RAUCO

Titolo originale: [REC]2
Produzione: Spagna 2009
Regia: Jaume Balagueró, Paco Plaza
Cast: Manuela Velasco, Javier Botet, Nico Baixas, Jonathan Mellor, Óscar Zafra
Durata: 85′
Genere: horror
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita: 5 gennaio 2010

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