Sguardi sonori

30/03/11 - Rango: deserto, mariachi e lucertole nella notevole colonna sonora di Hans Zimmer per il film doppiato da Johnny Depp.

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg30/03/11 – Hans Zimmer è uno dei maggiori compositori di colonne sonore hollywoodiane, o perlomeno uno dei più pagati, sebbene negli ultimi anni abbia campato un po’ di rendita. A fargli ritrovare il guizzo della composizione ci ha pensato un film animato: Rango, nuova pellicola di Gore Verbinski che ha per protagonista una lucertola nel West. Zimmer, compositore storico di Ridley Scott, mette da parte le consuete fanfare, le marce epiche e tonitruanti per gettarsi a capofitto nel Messico del folklore, nella frontiera a sud degli Stati Uniti, prendendo come guide un trio di gufi mariachi (e un po’ iettatori) e facendo impazzire la sua creatività reinterpretando la lezione di Morricone/Leone con dosi massicce d’ironia e vitalità melodica. L’apertura Welcome Amigo, in cui i tre gufi narrano la premessa del racconto, già fa intuire il tono sottilmente parodistico, ma anche la cura e l’amore verso il materiale di partenza, confermato dalla bellissima Rango Suite; Zimmer spazia nella musica messicana tanto quanto nella storia del western anni ’60-’70 e regala gioielli come la trascinante It’s a Metaphor (con tanto di intermezzo heavy metal), l’irresistibile Name’s Rango con la voce di Depp, la passionale We Ride, Really che non avrebbe stonato in un western di Sturges, la straordinaria Bats, punta della vena wagneriana di Zimmer, con tanto di citazione delle Valchirie.

Energico, vitale, a suo modo emozionante, come la canzone finale cantata da Los Lobos, lo score rappresenta uno dei cardini sui quali l’ottimo film di Verbinski comunica allo spettatore e crea la sua solida base filmica: e anche se non lo ricordiamo spesso, questo dovrebbe essere uno degli obiettivi primari di una buona colonna sonora.

EMANUELE RAUCO