Sguardi sonori

08/04/09 - Più volte abbiamo parlato di come tra un regista e un compositore si possa instaurare...

Sguardi sonori – The Wrestler
Scuotere la testa per ricordare il passato

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg08/04/09 – Più volte abbiamo parlato di come tra un regista e un compositore si possa instaurare un rapporto simbiotico capace di andare al di là  della semplice sintonia, e gli esempi celebri potrebbero sprecarsi. Tra questi possiamo annoverare, e ne parlammo in occasione dell` “Albero della vita”, quello tra Darren Aronofsky e Clint Mansell. Connubio che si ripresenta anche in occasione del nuovo film del regista americano, “The Wrestler”, cambiando però forma in base alle esigenza e allo spirito del film, che raccontando di un nostalgico reduce dei sogni di gloria degli anni `80, diventa inevitabilmente un viaggio nelle sonorità  di quell’epoca. Partendo dalla frase di Randy “The Ram”, secondo cui Cobain e gli anni `90 avrebbero trascinato via tutta la voglia di vivere e divertirsi dei mitici `80, Mansell realizza una sorta di compilation virata sull`hard rock, il glam e il metal di quegli anni, fatta di sicuro per i nostalgici, ma anche capace di coglierne lo spirito e la verve, infarcendola di qualche pezzo più moderno, versante pop e rap, e supportando il tutto con la sognante e dolente chitarra dello score orginale (che però sul disco non è presente), suonata niente di meno che da Slash dei Guns `n` Roses.

E l`apertura mette le cose in chiaro: Bang Your Head dei Quiet Riot per ritmi, testo e spirito è la bandiera dell`album, tanto che è anche la sigla con cui The Ram scende sul ring. E si prosegue su quelle coordinate, non sottovalutando la malinconia, che con Don`t Know What You Got dei Cinderella comincia a permeare tanto l`album quanto il film. Trascurando gli effettivamente trascurabili Lil` Wayne e Solomon, il susseguirsi di Firehouse, Ratt, Slaughter e Accept accende gli animi di ogni rockettaro e li porta fino all’esplosione con la stupenda Animal Magnetism degli Scorpions, perfetta apripista all`unico brano originale della raccolta, The Wrestler, composta da Bruce Springsteen per l`amico Mickey Rourke e commovente epitaffio della pellicola. Una colonna sonora non per tutti i gusti, così come il wrestling non è spettacolo per palati raffinati, ma capace di trasmettere la forza e l`essenza di un`epoca e di un sottobosco e anche, più prosaicamente, di far scuotere piedi e testa a chiunque, ancora oggi, pensi che nel rock di vent`anni fa ci fosse la ricetta per vivere sorridendo.