Sguardi sonori

22/07/09 - Alexandre Desplat è, per chiunque ami la musica da film, una garanzia, un nome...

Sguardi sonori – Chèri
Ancora incantevoli per Desplat

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg22/07/09 – Alexandre Desplat è, per chiunque ami la musica da film, una garanzia, un nome da prendere a scatola chiusa, uno di quegli artisti le cui note potrebbero bastare da sole a rendere migliore un film: non è un caso perciò che Stephen Frears, uno dei migliori registi inglesi in attività , lo abbia voluto per il suo ultimo film, “Chèri”, in uscita il 28 agosto e che noi abbiamo visto in anteprima. Per questa sorta di versione intimista e leggera, quasi sorridente, de “Le relazioni pericolose” (non a caso sceneggiatori e regista sono gli stessi), Desplat prende il registro che più gli si addice, quello melodico melodrammatico, dove l`uso di corde particolari, specie di pianoforte e clavicembali, si sposa con una struttura ritmica più fresca e con giochi di timbri e strutture più “arditi”. Caratteristiche evidenti fin dall`apertura dello score (Chèri), che gioca su una marcetta condotta a tutto ritmo e resa più limpida dai fraseggi di violino e dall`arpa, che porta poi a brani anche più intimisti, come The Rose Acacia, dove il piano e l`arpa danno una spoare quasi magico al tappeto d`archi, o malinconici e notturni come Flower Tunnel, senza rinunciare al suo gusto drammatico, come To Biarritz, ma recuperando un levità  di composizione e arrangiamento (come in To Biarritz o nella decadenza finale di An Old Woman) che dimostrano ulteriormente un grande talento. Una partitura brillante, vitale, emozionante, che sa seguire e accompagnare un film che cova sotto la cenere del gioco alto-borghese e che nasconde le emozioni “popolari” della musica – specie quella da film – sotto un aura da musica da camera perfetta per raccontare amori negati e distrutti dalle apparenze.