Sguardi sonori

30/09/09 - Dopo "Notorious B.I.G.", sul rapper grasso ucciso una decade fa, sembra che...

Sguardi sonori – Fa la cosa sbagliata
Il suono sensuale del vecchio hip-hop

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg30/09/09 – Dopo “Notorious B.I.G.”, sul rapper grasso ucciso una decade fa, sembra che il 2009 sia l`anno dell`hip-hop al cinema: dopo l`agiografia targata Tillman, a portare sul grande schermo i cadenzati e ossessivi ritmi della cultura urbana ci pensa il film di Jonathan Levine, dal titolo originale “The Wackness”, pellicola ambientata agli albori dell`esplosione commerciale del fenomeno e che segue la vita un po` sregolata di un ragazzo bianco fan di questo genere di musica. Per rendere al meglio l`atmosfera, ma fare anche un compendio del meglio del genere (come il protagonista, che per il suo psicologo fa una cassetta), David Torn oltre a comporre lo score originale del film seleziona anche una serie di brani rap della prima metà  degli anni `90, per restituire il clima caldo, umido, rilassato ma allo stesso tempo bollente di vitalità  perfettamente messo in note dall`East Coast.

E così Torn spazia dal suddetto Notorious B.I.G., con The What e Can`t You See, a Faith Evans con You Used to Love Me, dal Nas di The World Is Yours ai grandi A Tribe Called Quest di Can I Kick It?, in cui campionano nientemeno che Lou Reed: una manciata di ritmi morbidi e sensuali ma dalle parole taglienti in cui s`inserisce, estraneo ma di straordinaria efficacia evocativa, All the Young Dudes, di Mott The Hoople, a far collimare le due identità  del film, fino ad allora quasi separate. La compilation di brani rafforzati dalla partitura originale di Torn, oltre a essere un realistico spaccato di un`epoca e di due personaggi, sembra anche un`involontaria riflessione sulle radici di un fenomeno che ora ha virato verso lo squallore e la volgarità  intellettuale, acquisendo potere e fama, ma perdendo ogni seme di prestigio e intelligenza. Elementi che in questa colonna sonora possiamo ancora sentire intatti.