Sguardi sonori

13/10/10 - Sharm el Sheikh: i ritmi del cine-cocomero di Daniele Falangone per la OST del film di Giordani...

Sguardi sonori

Sharm el Sheikh, i ritmi del cine-cocomero scelti da Daniele Falangone per la colonna sonora del film di Giordani

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

13/10/10 – L’estate è tempo di vacanze e l’autunno invece segna il ritorno al lavoro, alla fatica, alla routine. Per quale motivo quindi Medusa abbia deciso di fare uscire la sua commedia estiva e vacanziera d’inizio autunno è un mistero, e gli incassi non esaltanti confermo le perplessità. Perfettamente in linea con l’atmosfera vacanziera di Sharm El Sheikh – Un’estate indimenticabile, il film di Ugo Fabrizio Giordani interpretato da Enrico Brignano, è invece la colonna sonora di Daniele Falangone, giovane compositore specializzato in commedia.

sguardi-sonori-interno.jpgQui, l’autore sfrutta tutto il potenziale caratteristico della musica nordafricana e mediorientale per realizzare uno score che mescoli i sapori tipici di una terra e dei suoi cliché con la verve più giocosa e calibrata della commedia farsesca. E col grosso pregio di rinunciare a canzoncine pop precotte e tormentoni di passato successo. Il tema principale, allegro e accattivante, è presente fin dall’inizio. Sharm Whistle esplicita la “poetica” della partitura, che poi si lascia completamente prendere dalla (non troppo appassionante) trama e diventa musica di commento quasi trasparente: Uno dei due e i suoi sottotoni, la giovanile malinconia di Giulia e Michele all’alba, la danza del ventre in Belly Dance o la poesia (decisamente non richiesta) del Parto del cammello, fino alla sinergie tipicamente comiche di La gag di Romano e de Pascalis o Lo schiaffo a Saraceni in cui si cita Una vita difficile di Risi. Senza dimenticare la sigla del villaggio vacanze che ha offerto la location del film. Lavoro industriale senza troppe sbavature, ma anche con pochissime novità e senza troppa convinzione, ma che almeno mostra un’idea di musica da commedia che non sia quella degli effetti o delle strizzate d’occhio al pubblico che al cinema non va mai. Poi magari sta attaccato al televisore, ma questa è un’altra storia.