L’ingarbugliato adattemento di una buona serie televisiva
27/04/09 – ”State of Play” nasce alla BBC ed è una complessa miniserie di sei ore scritta da Paul Abbott. Successivamente i diritti sono stati venduti e da sei ore si è passati alle due del film diretto da Kevin Mcdonald. Non si può cero dire che il distillato della serie funzioni: la trama è confusa, la partita a scacchi che vede protagonisti da una parte la politica e dall`altra il giornalismo si basa sulle performance personali dei singoli attori. Bravissimo Russell Crowe nella parte del caporedattore della cronaca e altrettanto bravo Ben Affleck nella parte del politico ambizioso. La location Washington è più funzionale che mai alla storia.
Insomma ci troviamo di fronte ad un film che ha tutto per essere un grande film tranne una storia credibile e avvincente. Il regista Mcdonald evidentemente non ha il dono della sintesi e non riesce a contrarre le sei ore televisive in maniera adeguata per una pellicola cinematografica. Ottima prova anche per le altre interpreti: la canadese Rachel Mcadams, nella parte della spalla di Crowe, e Hellen Mirren, la direttrice del giornale dove lavorano entrambi. Il finale poi suona davvero incomprensibile da rivedere almeno due volte per capire qualcosa della trama ingarbugliata.
(LIA COLUCCI)
Titolo originale: State of play
Produzione: USA 2009
Regia: Kevin Macdonald
Cast: Russell Crowe, Ben Affleck, Rachel McAdams, Helen Mirren, Wendy Makkena.
Durata: 125′
Genere: azione
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 30 aprile 2009
