Territorio Documental

31/03/09 - L`Istituto Cervantes di Roma organizza nella sua sede di via di Villa Albani...

Il nuovo ciclo dedicato al documentario spagnolo apre la programmazione cinematografica della primavera 2009 con il regista Pablo Baur e il suo “Los pasos de Antonio”. In programma mercoledà­ 1 aprile, alle ore 21.00, presso l’Istituto Cervantes di Roma

lospasosdeantonio-vert31/03/09 – L` Istituto Cervantes di Roma organizza nella sua sede di Via di Villa Albani un ciclo di documentari che avrà¡ luogo ogni mercoledà­ della settimana a partire dal 1 di aprile, e che in seguito proseguirà¡ col secondo ciclo sul Documentario Latinoamericano che avrà¡ inizio il 6 maggio. In totale saranno proposti 11 film di “non fiction”, la cui produzione in Spagna e in America Latina è aumentata considerevolmente negli ultimi anni, dando vita a opere di notevole interesse e attualità¡. “Territorio Documental” prosegue nel solco del grande successo di pubblico ottenuto con la precedente rassegna “Mujeres en la cresta de la ola”, dedicato alle registe donne della Spagna contemporanea. Questi cicli di cinema e documentario spagnolo, orientati principalmente ai giovani universitari e agli studenti della ingua, cosà­ come al pubblico interessato alla realtà¡ spagnola, proseguiranno il loro itinerario nei centri universitari di Pisa, Firenze e di altre città¡ italiane dove esistono nuclei di studenti e appasionati.

Il primo appuntamento è con “Los pasos de Antonio”, diretto nel 2007 dal regista argentino Pablo Baur (1966) che incontrerà¡ il pubblico presente. Il documentario – opera prima del regista – è il risultato del Master in Documentario Creativo dell`Università¡ Autonoma di Barcellona ed ha avuto ottima accoglienza di pubblico e critica, anche nell`ambito di Festival di Cinema come Cannes. Il regista affronta, attraverso la figura del nonno, il tema del passare del tempo. Baur riprende gli ultimi quattro anni di vita del nonno Antonio, un uomo di 94 anni che ogni giorno cammina per 45 minuti per lo stesso tragitto che si conclude all`entrata di una chiesa, sfidando ogni genere di clima. Lo sguardo affettuoso e pieno di rispetto del regista seguono l`anziano uomo nel ripetersi della passeggiata, che col trascorrere dei mesi, per il protagonista si trasforma inesorabilmente in un labirinto di ombre e di suoni.

Le altre proiezioni si teranno tutti i mercoledà­ alle ore 21 in Via di Villa Albani, 16, Roma (a entrata libera):

“La niebla en las palmeras” – sui valori della memoria attraverso i frammenti biografici del fisico, fotografo e avventuriero Santiago Berson e la ricostruzione di un secolo di guerra – di Lola Salvados, Carlos Molinero (109`) mercoledà­ 8 aprile;

“Natural de Melilla” – sull`enclave spagnola di 12 km quadrati ai confini col Marocco dove convivono cristiani, musulmani, ebrei e hindຠ– di Driss Deiback (88`) mercoledà­ 15 aprile;

“Uno por ciento, esquizofrenia” – su questa misteriosa malattia che colpisce oggi nel mondo piຠdi cinquantadue milioni di persone – di Ione Hernà¡ndez Sà¡enz (75`) mercoledà­ 22 aprile;

“Castells” – sugli straordinari “castelli umani” dei Castellers della Cataluà±a – di Gereon Wetzel (88`) mercoledà­ 29 aprile.

Il secondo ciclo di Documentari Latinoamericani inizia il 6 maggio con “Treinta y seis” (27`), “La sombra de Don Roberto” (26`), “Sinfonà­a en sol mejor” (16`), “Radio Chiquimila “(13`).

Gli altri appuntamenti sono:
Il 13 maggio con “La distancia no es el olvido” (26`), “De tiempos en tiempos “(22`), “El trabajo” (12`), “Sobremesa “(24`);

il 20 maggio con “Malegrà­a” (26`), “El danzon del coyote” (30`), “Amèrica Minada” (27`);

il 27 maggio con “Gente de agua” (8`), “Hombres de Carbon” (48`), “Kashrout Cuba” (26`);

il 3 giugno con “Hamac Caziim ( Fuego Sagrado)” (11`), “Un trabajo es…clavo “(14`), “Milton, el nieto de la abuela” (56`);

il 10 giugno con “Hartos evos aquà­ hay. Los cocaleros del Chapare” (52`), “Heroes, no hacen falta alas para volar” (25`), “Mimoune” (11`).