#TFF39: Altri padri di Mario Sesti

Alla sua prima opera di finzione, Mario Sesti scrive e dirige Altri padri presentato Fuori concorso al Torino film festival. Protagonisti Chiara Francini e Paolo Briguglia. Le nostre interviste al regista e agli attori protagonisti.
Intervista a Mario Sesti a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Chiara Francini a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Paolo Briguglia a cura di Giovanna Barreca

Il critico cinematografico e apprezzato selezionatore di festival  Mario Sesti, dopo la regia di diversi documentari come Senza Lucio presentato al Torino film festival nel 2014, torna alla kermesse piemontese con la sua prima opera di finzione (scritta e diretta) dal titolo Altri padri.

Nella sezione Fuori concorso il film – nato da un’idea e da una prima sceneggiatura di Gianluca Cerasola –  ha come protagonista la coppia formata da Annalisa (Chiara Francini) e Giulio (Paolo Briguglia). Nonostante si vogliano bene, come precisa Sesti nella nostra intervista e come viene detto dalla stessa protagonista in una scena del film, “l’amore non basta” e le frustrazioni della donna e l’incapacità dell’uomo di comprenderla veramente, porteranno alla fine tragica della loro relazione. Il tutto complicato dalla presenza di due figli piccoli che la donna vuole portare all’estero contro il volere del padre che, con il passare del tempo, fa sempre più fatica a sostentarsi e versare l’assegno di mantenimento per la prole.

Annalisa è stata scritta come una moderna dark lady, personaggio iconico nel cinema noir, perché con forte determinazione e cattiveria, fa di tutto per uscire dalla gabbia nella quale si sente prigioniera: non vuole più doversi scontrare con il padre che voleva per lei un altro futuro e non vuole più scontrarsi con un marito (dall’atteggiamento molto paternalistico, tipico della società patriarcale) che per aiutarla a star meglio ha pensato solo di proporle di lavorare insieme.

Giulio dovrà affrontare una situazione che all’inizio non comprende. Il vivere in auto, perché non può permettersi una casa in affitto, è solo una delle tappe del suo percorso perché, una volta in carcere (vittima di una trappola) troverà nella struttura penitenziaria gli strumenti per affrontare il suo ritorno alla vita con i suoi figli. Giulio sarà capace di trovare serenità nel dolore, come sottolinea anche l’uso della musica barocca scelta per il film da Sesti e composta da Federico Badaloni.

Nell’intervista il regista ci svela il lavoro sulla sceneggiatura e quello con la macchina da presa per creare scene ricche di lirismo soprattutto in esterni, negli spazi aperti di una Roma bella ma non ripresa nelle sue tipiche piazze e fontane.

Nel cast anche Maria Grazia Cucinotta e Richy Tognazzi.

Dopo la presentazione torinese, il film sarà nelle sale il 13-14-15 dicembre 2021.

giovanna barreca