Torino: Last Chestnuts

03/12/10 - Il regista Zhao Ye per il secondo anno consecutivo con un film in concorso al TFF...

Il regista Zhao Ye è presente per il secondo anno consecutivo con un film in concorso al TFF

(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)

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03/12/10 – Selezionato per il concorso internazionale a Torino già lo scorso anno con Jalainur, il regista cinese Zhao Ye ha portato al 28° Torino Film Festival Last Chestnuts, film breve su una madre in cerca del proprio figlio. Se il precedente lavoro di Zhao Ye era ambientato in Mongolia ed era girato magnificamente (anzi, la volontà estetica sembrava a tratti prevalere sulle necessità narrative), Last Chestnuts invece è un film tutto giapponese, sia per le caratteristiche della storia che per la messa in scena, apparentemente dimessa ma in realtà perfettamente coerente con la vicenda della protagonista.

La pellicola è parte del progetto promosso dalla cineasta giapponese Naomi Kawase, iniziativa che ha preso il nome di Narative, giocando sulla combinazione tra la città giapponese di Nara e la parola “narrative”. Lo scopo è per certi versi simile a quanto sta avvenendo anche con le film commission regionali italiane: promuovere un territorio attorno a cui costruirvi dei racconti. Sempre al 28° Torino Film Festival è presente un altro film del progetto Narative, Bion di Yamasaki Toyoko, ospitato nella sezione Onde. Detto questo, va specificato come Last Chestnuts non risenta assolutamente di necessità “turistiche”: vi sono forse un paio di interni e qualche esterno, sempre tenuti sullo sfondo rispetto alle vicende dei personaggi. Essenziale, lineare, fatto di improvvisi sprazzi di regia (in macchina a mano soprattutto), Last Chestnuts usa anche una simbologia abbastanza elementare ma non per questo banale: l’idea delle “ultime castagne” (traduzione dal titolo internazionale del film) come traslato di un rapporto familiare smarrito può sembrare ingenua, ma contribuisce senza dubbio a sostenere un velo di nostalgia e di rimpianto per la vita; l’idea che la scomparsa di un essere caro equivalga alla perdita e al dissolvimento del mondo e della natura stessa.

L’estremo e virtuoso intimismo di Last Chestnuts accostato alla tendenza estetizzante di Jalainur apre a questo punto l’interesse per il prosieguo della carriera di Zhao Ye, che è un regista ancora giovane (è nato nel 1979 ed ha studiato all’Accademia di cinema di Pechino), il cui sostanziale eclettismo sembra poter includere anche una visione personale del cinema.