Un alibi perfetto

13/11/09 - Si sa che le eredità pesano, e che i padri possono inibire la creatività dei figli, ma...

Oltraggio alla Corte? …No, a Lang

13/11/09 – Si sa che le eredità pesano, e che i padri possono inibire la creatività dei figli, ma è anche vero che misurarsi con Fritz Lang non è mai un’impresa facile. Un alibi perfetto, diretto da Peter Hyams, discende direttamente da Beyond a reasonable doubt, firmato da Lang nel 1956: un film capolavoro dove al solito il maestro riesce a dipingere con lucida e inquietante convinzione la responsabilità dell’individuo e la fallibilità della nostra idea di giustizia, portando all’estremo il processo di semplificazione del suo stile.

un delitto perfettoHyams fa quel che può, si serve alla meglio dell’ottima trama avvalendosi di mediocri attori -fatta eccezione di Michael Douglas che fa poco più che un cammeo – e percorre senza grande entusiasmo la strada che lo conduce verso i titoli di coda. In mezzo, e senza troppa eleganza, mescola di tutto: amore, sesso, ristorantini a lume di candela e frasette sdolcinate spesso fuori luogo. Il colpo di scena finale riscatta parzialmente la pellicola ma anche questo è vanificato dalla pessima recitazione dei protagonisti e dai troppi buchi neri che emergono dalla sceneggiatura. La storia ambientata a Shereveport, Louisiana, ha avuto una lunghissima gestazione di quasi diciotto anni e per quanto ci riguarda avrebbe potuto aspettare anche qualche altro annetto. Del film di Lang, il famoso critico Serge Daney disse: “Bisogna vedere il film due volte : una volta per la suspence e una volta per apprezzare il suo humor al contrario”. Di questo film ci prendiamo la briga di affermare che una volta è più che sufficiente.

LIA COLUCCI

Titolo originale: Beyond a Reasonable Doubt
Produzione: USA 2009
Regia: Peter Hyams
Cast: Michael Douglas, Amber Tamblyn, Jesse Metcalfe
Durata: 105′
Genere: drammatico
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 13 novembre 2009

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