Un tuffo nel passato

10/06/11 - Commedia scontata che sfrutta il peggio del sogno americano scoppiazzando da Zemeckis e Phillips. Unica star, imbalsamata, John Cusack.

Presentato ufficialmente anche alla stampa durante l’inaugurazione del Fantafestival a Roma, la pellicola di Steve PinkUn tuffo nel Passato è la storia di tre amici insoddisfatti e frustrati che si riuniscono in occasione dell’ennesimo guaio capitato a Lou, finito in ospedale per aver inalato i gas di scarico della sua macchina. Suicidio o incidente? E’ il dilemma che accompagna gli amici: Adam (John Cusack) che vive con il nipote geek, figlio di una sorella scellerata, ed è appena stato lasciato dalla ragazza; Lou pensa solo alle feste, e Nick gestisce una toilette per cani e viene tradito dalla moglie che adora. Per cercare di aiutare Lou a uscire dai suoi problemi i tre, più il nipote di Adam, decidono di tornare al Kodak Valley Resort dove nel lontano 1986 passarono gli attimi più belli della loro vita. Giunti nella stessa stanza dove soggiornarono negli anni ’80, i quattro fanno baldoria nella Jacuzzi sul terrazzo a base di alcol e una misteriosa bibita illegale denominata Chernobyl (il riferimento è evidente). Il mattino dopo saranno catapultati indietro nel 1986, proprio nel momento in cui la loro vita prese una svolta decisiva.

La trama ricorda quella dell’opera di Francis Ford Coppola del 1986 Peggy Sue si è Sposata ma dietro la macchina da presa c’è solo Steve Pink e neanche troppo in forma. In quanto a capacità di rimodellare il futuro c’è anche un pizzico di Zemeckis e una manciata di bravate maschili stile Una notte da leoni 2. Tutto ahimè già visto e rivisto, anche per quanto riguarda la sceneggiatura di Josh Heald, Sean Anders, John Morris, che non riesce a dare brio a un film scontato in cui i personaggi non riescono a diventare credibili, sia nel bene che nel male. Solo la volgarità di alcune scene riesce alla fine a strappare qualche modestissimo sorriso. Finale accecante di ricchezza e di successo per i tre, grazie a Lou che resta nel passato e ricostruisce una vita perfetta per gli amici e per se stesso, ma è irritante assistere all’apoteosi del capitalismo americano che riesce ad appianare come al solito tutti i problemi. Nick divenuto produttore musicale di successo non sarà ovviamente più tradito dalla moglie e Lou continuerà sì a bere come una spugna, ma si sa in una barca di 30 metri un alcolizzato diventa solo un intenditore di vini. Anche il nostro Cusack, unica star in campo, sposerà la donna della sua vita e anche per lui “sogno americano” garantito. Alla faccia della crisi.

LIA COLUCCI

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