Italians

23/01/09 - Prima si prova a rilanciare i film a episodi, una sorta di grindhouse nostrana, dove due o tre...

Italians… Tutt`altro che brava gente

23/01/09 – Prima si prova a rilanciare i film a episodi, una sorta di grindhouse nostrana, dove due o tre mediometraggi si mettono insieme a fare un film, poi si prova a riportare alla luce la gloriosa commedia all`italiana, che bacchettava, ma più spesso blandiva, vizi e virtù di un popolo. Giovanni Veronesi, proclamato o autoproclamatosi erede di quella tradizione, fa, col suo nuovo film, entrambe le cose, cercando di raccontare i nuovi vizi degli italiani del ventunesimo secolo. Ma annega nei suoi limiti. Due episodi, appunto: nel primo, il camionista Fortunato trasporta un carico di auto rubate a Dubai, portandosi il giovane Marcello, al quale passerà le consegne a fine viaggio; nel secondo, Giulio Cesare è un dentista che, a San Pietroburgo per un convegno, ne passa di ogni a causa dei giri illeciti del suo “ruffiano” Calzone. Trame in un certo senso archetipiche di un certo modo d`intendere gli italiani che Veronesi, Ugo Chiti e Andrea Agnello scrivono confusamente vagando tra commedia, farsa, spot pubblicitari e deviazioni sui generi(s) che appesantiscono il tutto.

Da chiamare Romans, più che Italians vista la provenienza geografica dei personaggi, il film dovrebbe gettare un occhio sui luoghi comuni dell`italiano all’estero, per meditare sul suo comportamento e sulle sue priorità e riflettendo su come gli stranieri ci guardano e ci giudicano; quello che fa Veronesi, invece, è realizzare un pessimo primo episodio, poco interessante e poco divertente, zeppo di marchi e loghi – tra cui un orrendo spot pubblicitario per la Ferrari – in cui l`intento turistico si sposa con una svolta narrativo venata di patetico, e un secondo un po` migliore – grazie alla farsa scatenata e più onesta – che però poi si appiattisce nella frenesia narrativa e in una confusione di toni, nella quale trionfa un incredibile retorica buonista, che affossa lo spettatore. Il vero problema è che, a differenza dei maestri di quel filone, Veronesi non si crede un artigiano, un orologiaio che lavora sui ritmi, ma un vero regista, che si sente anche autore, mentre è incapace di vedere i suoi limiti, evidenti nel ritmo, nella messinscena sciatta (e che la ricca produzione prova a mascherare) nella direzione degli attori, inesistente se si esclude un Verdone che, finchè improvvisa funziona, e Castellitto che da solo deve supplire all`insipienza di Scamarcio. Gli italiani saranno pure brava gente, ma sono pessimi giudici di se stessi: Veronesi docet.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originali: Italians
Italia, 2009
Regia: Giovanni Veronesi
Cast: Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Riccardo Scamarcio, Ksenia Rappoport, Dario Bandiera
116′
Commedia
Distribuzione: Filmauro
Data di uscita: 23 gennaio 2009.