Roma: Salve Regina

01/11/10 - In "Salve Regina" Laura Bispuri racconta una storia semplice usando lo strumento più à la page, il 3D...

Laura Bispuri racconta una storia semplice usando lo strumento più à la page, il 3D

(Dal nostro inviato Alessandro Aniballi)

01/11/10 – Vincitrice quest’anno del David di Donatello nella sezione Miglior cortometraggio con Passing Time, Laura Bispuri ha presentato al 5° Festival internazionale del film di Roma Salve Regina, un corto in 3D. Si tratta di un interessante esperimento che gioca con questa vecchia-nuova tecnologia, riproposta da Hollywood negli ultimi due-tre anni e che ha permesso al cinema americano di riconquistare rapidamente quote di incassi che erano andate sgonfiandosi. Ma quel che fa la Bispuri è sorprendente, perché decide di lavorare più sull’uso funzionale-estetico del mezzo che sulle sue potenzialità da “montaggio delle attrazioni”. Salve Regina infatti racconta la storia semplice di due persone che si incontrano e che trovano un terreno comune, l’acqua! Una donna che lavora in una piscina e un uomo immobilizzato sulla sedia a rotelle si avvicinano fino a scambiarsi dei piccoli momenti di affetto, quei gesti che permettono di “schiudere” il proprio io.

In tutto questo il 3D fa da supporto alla costruzione dell’immagine; la Bispuri infatti ha lavorato soprattutto sulla profondità di campo, privilegiando totali e campi lunghi e, soprattutto, ha esaltato la funzione “accogliente” e materna dell’acqua, che arriva a tracimare dalla bidimensionalità, per l’appunto, fino ad avvolgere lo spettatore.

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