Sguardi sonori

03/12/08 - Viviamo nei tempi della multimedialità e della “crossmedialità ”, dove i mezzi di...

Sguardi sonori – Twilight
Sussurri e grida per giovani cuori

(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)

sguardi-sonori-interno.jpg03/12/08 – Viviamo nei tempi della multimedialità e della “crossmedialità ”, dove i mezzi di comunicazione di massa, e soprattutto le forme d`arte e di spettacolo convivono allegramente e s`influenzano l`un l`altra, spesso dando anche vita a curiosi fenomeni socio-culturali. Come quello del movimento emo, fenomeno musicale vicino al punk e al rock melodico, che ha cominciato a influenzare l`abbigliamento, la letteratura e il cinema. Proprio alla convergenza tra molte di queste arti appartiene il caso Twilight, romanzo che per target, temi e look è chiaro figlio della sub-cultura emo, che ha dato vita a un (brutto) film la cui colonna sonora è composta da canzoni più o meno assimilabili al moderno teen-rock, con il supporto allo score originale di Carter Burwell. Prodotta e supervisionata da Livia Tortella e Alexandra Patsavas (supervisori del soundtrack del film), la compilation raccoglie 11 brani che puntellano il film e che spaziano attraverso le varie sfumature della musica di questa generazione, che ama il rock e il suo lato dark non troppo, ma non sa rinunciare alle melodie o ai soprassalti emozionali (da qui la definizione emo): rock più o meno duro, sfumature elettroniche, pezzi venati di malinconia, più che lenti.

Aperta dall`ammiccante Supermassive blackhole dei Muse, la band preferita dall`autrice dei romanzi, la raccolta prosegue con toni e andamento da Mtv del pomeriggio, quella tutta dedicata agli under 16, procedendo tra Paramore (ben 2 brani, per un culto degli emo) e Linkin Park, svariando tra i toni più rocciosi dei Mutemath e la chitarra svenevole di Rob Pattinson, senza picchi – eccetto il tema pianistico di Burwell – nè valli – tranne la brutta Go all the way di Perry farrell. Pur nella sua sostanziale dignità giovanilistica, resta un prodotto freddo e impersonale, ne una vera e partitura ne, fatto ancora più grave, una raccolta oculata di brani editi per sottolineare le sequenze; ma semplicemente una parata di canzoni che titillano i ragazzini e gridano forte la necessità del loro denaro. C`è chi si accontenta.