The Wrestler

07/03/09 - I titoli roboanti dei giornali, i commentatori infervorati e il boato della folla in delirio...

Cosa resta degli anni ’80? Il Rourke di Aronofsky porta sul ring la carcassa di un’epoca e dei suoi martiri combattenti

the-wrestler07/03/09 – I titoli roboanti dei giornali, i commentatori infervorati e il boato della folla in delirio sulle note di un rock duro e puro. E’ il ricordo degli sfavillanti anni `80, così come entrati nell`immaginario collettivo anche di chi non li ha vissuti: una sbronza colossale di eccessi di ogni genere, in cui l`essere si è fuso con l`apparire e dove la fama ha cominciato a rappresentare l`idolo d`oro collettivo di una società  presenzialista, sempre più attaccata all`effimero. Poi all`improvviso il silenzio, la solitudine, lo sfinimento e la disillusione, tutti concentrati attraverso l`inquadratura ricorrente della schiena martoriata di un gigante stanco, quel Mickey Rourke trasfigurato nell`icona perfetta dei postumi di una vita adrenalinica. Leone d`Oro all`ultima Mostra del Cinema di Venezia, The Wrestler di Darren Aronofsky non è solo la mini-epopea di un combattente invecchiato ma incapace di rassegnarsi, quanto l`affresco di un mondo in rovina pieno di affascinanti contraddizioni. Maestoso e squallido, brutale e fragile, tronfio e commovente, l`universo della star decaduta del wrestling Randy “The Ram” Robinson raffigura – in modo vivo e pulsante – il misero backstage di esistenze sacrificate sull`altare dei riflettori, a uso e consumo di un pubblico cinico e cannibalistico. Un ruolo praticamente ricalcato addosso alla silhouette deformata dell`anti-eroe Rourke, che sale di nuovo sul ring cinematografico per raccontare la redenzione impossibile di un animale da combattimento, drogato di antidolorifici e di applausi, pronto a immolare i rapporti umani e ogni suo brandello di carne pur di sovreccitare la folla urlante.

La macchina da presa di Aronofsky lo segue con passione e furbizia, pronta a lasciarsi incantare dalla sua possente corporeità  come a distaccarsene in fretta, quando si tratta di mettere a nudo il suo lato più fragile, afflitto e neanche troppo velatamente patetico. Dopo Requiem for a dream, il regista torna infatti a raccontare il vuoto desolante di sogni di gloria spezzati e di personaggi asserviti al dio capriccioso della celebrità, evitando però di cadere in facili moralismi. Il film mette in scena figure di straziante umanità, tanto più ammalianti quanto più smarrite e incapaci di trovare una coerenza al di fuori del proprio istinto di autodistruzione. In The Wrestler, Aronofsky sembra cercare se non addirittura una figura christi, perlomeno un martire della contemporaneità, fotografato nel dolore palpabile dell`ascesa al calvario delle stelle appassite, costretto a immolarsi nella sofferenza totale per assurgere a mito intramontabile. Ne vien fuori un racconto dalla fisicità  travolgente, viscerale e folgorante, accompagnato da una splendida colonna sonora altrettanto trasportante e nostalgica, firmata da leggende del rock come Guns ‘n Roses e Bruce Springsteen.

LAURA CROCE

Titolo originale: The Wrestler
Produzione: U.S.A., 2008
Regia: Darren Aronofsky
Cast: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Judah Friedlander, Ajay Naidu, Mark Margolis, Ashley Springer, Anna-Karin Eskilsson, Giovanni Roselli, Angelina Aucello
Durata: 105`
Genere: Drammatico
Sito ufficiale: www.thewrestlermovie.com
Distribuzione: Lucky red
Data di uscita: 06 marzo 2009