(Dalla nostra inviata Giovanna Barreca)
Ascolta le interviste di RADIOCINEMA, a cura di Giovanna Barreca, ai protagonisti di Vallanzasca. Gli angeli del male:
15/09/10 – Fuori concorso alla 67. Mostra del cinema di Venezia, il regista Michele Placido e il cast hanno presentato Vallanzasca. Gli angeli del male. Kim Rossi Stuart torna alla scrittura di un soggetto dopo Anche libero va bene, il suo film d’esordio come regista, e lo fa in collaborazione con Michele Placido, Andrea Purgatori, Angelo Pasquini, Andrea Lenza, Toni Trupia, Antonio Leotti per mettere in pellicola una storia vera che ha, nel bene e nel male, segnato una parte della storia del nostro Paese. Negli anni Settanta, le imprese criminali del bel René – così veniva chiamato Renato Vallanzasca – terrorizzavano Milano e nello stesso tempo affascinavano non solo le donne che a migliaia scrivevano e mandavano lettere al detenuto Vallanzasca, ma molti piccoli delinquenti locali che cercavano di emulare le sue imprese. A Michele Placido, ex poliziotto (e per questo troviamo un po’ fuori luogo le polemiche di chi pensa che l’autore abbia voluto glorificare la figura di un omicida) interessava entrare nelle mente di un criminale per capire, con un approccio asettico, che cosa si prova a stare in bilico fra la normalità e la devianza, a trovarsi al bivio tra il bene e il male e a scegliere deliberatamente il male. Cinema di genere e cinema civile si fondono del film prodotto dalla Twentieth Century Fox che si avvale di interpretazioni di grande rilievo: accanto a Kim Rossi Stuart nel ruolo di Vallanzasca, non possiamo non ricordare quella di Filippo Timi che negli scambi fisici con Stuart regala momenti molto importanti al film. Con loro, Francesco Scianna che interpreta Francio Turatello, detto Faccia d’angelo, Paz Vega, Moritz Bleibtreu e Valeria Solarino nel ruolo di Consuelo, l’unica donna amata da Vallanzasca. La colonna sonora del film è curata interamente dai Negramaro.
Dopo Romanzo criminale e Vallanzasca. Gli angeli del male ci aspettiamo da Placido il terzo capitolo della trilogia sulla violenza anche perchè, durante la conversazione con regista, abbiamo trovato molto interessante il discorso sull’etica criminale affrontato per dare sostanza e veridicità al personaggio.
