Lullaby to My Father

Un film-saggio su identità, appartenenza e sulla Storia nell'interessante ma incompiuto nuovo lavoro di Amos Gitai, fuori concorso al Festival di Venezia.

SCHEDA FILM: Lullaby to My Father

Trama: Amos Gitai racconta in un film-saggio la figura di suo padre: Munio Gitai Weinraub. Architetto del Bauhaus e fautore di un’edilizia deputata all’omogeneo inserimento nel paesaggio, assai invisa al regime, Munio fu arrestato e processato da un tribunale nazista, che lo dichiarò nemico del popolo. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, l’architetto fuggì dalla Germania e si stabilì ad Haifa, in Palestina, poi luogo natale del regista.

 

 

 

 

 

 

 

Titolo originale: Lullaby to My Father
Regia: Amos Gitai
Fotografia: Gabriele Basilico, Giora Bejach, Renato Berta, Richard Copans, Amos Gitai
Montaggio Isabelle Ingold
Cast: Jeanne Moreau (voce narrante), Hanna Schygulla (voce narrante), Ran Danker (Munio), Yaël Abecassis (Efratia), Amos Gitai (voce narrante), Thorsten Ranft (giudice), Keren Gitai, Theo Ballmer, Paula Hedvall
Anno: 2012
Durata: 90′
Origine: Israele, Francia, Svizzera
Genere: docu-fiction
Produzione: Elefant Films, Agav Films
Distribuzione:
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