Addio a Roberto “Freak” Antoni, voce degli Skiantos e attore alternativo

E' morto a 59 anni "Freak" Antoni, cantante e attore, figura di riferimento del punk e della cultura alternativa, tra musica e cinema

E’ un lutto particolare, che lascia però di stucco chi ha vissuto e amato l’Italia punk tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90: Robert “Freak” Antoni è morto ieri, 12 febbraio, all’età di 59 anni, dopo una lunga malattia. Cantante, scrittore e attore, incrocio tra Paolo Rossi e Sid Vicious, Antoni era conosciuto dai più come leader e voce degli Skiantos, folle gruppo punk bolognese che oltre a inventare il rock demenziale diede una spinta fortissima a tutta l’area artistica artistica dopo il ’77. Scorretto e aggressivo ma con un’intelligenza profondissima, “Freak” Antoni è stata un’icona, che attraverso le risate delle sue canzoni, degli scritti e degli spettacoli, ha dissacrato il mondo in cui viveva, come un Andrea Pazienza senza nichilismo, anzi con una vitalità propulsiva.
Non a caso Paz! di De Maria è la sua partecipazione cinematografica più nota, nel quale interpretava il bidello della scuola di Zanardi, in un film in cui si sottolineava con ironia l’importanza del DAMS e del cinema in quella Bologna, in quella cultura. Di cui Antoni era uno dei frutti più maturi e longevi: dalla partecipazione in Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Negroni a Beket di Manuli, “Freak” ha dipinto con una sorta di rabbiosa malinconia il mondo in cui aveva vissuto, la cultura che aveva contribuito a creare. Non a caso, le ultime due apparizioni sono in documentari su di lui o che utilizzano la sua figura, appunto, come icona: Freakbeat di Luca Pasquale, in cui va alla ricerca di una registrazione di Jimi Hendrix in Emilia con l’Equipe 84 e riflette su quel periodo, e BiograFreak di Emanuele Angiuli, documentario che fa il punto proprio sulla figura di Antoni, intervistandolo. E lasciandoci l’ultima fotografia di un “teppista soft” che adesso potrà chiedere a Dio le sue spiegazioni.

EMANUELE RAUCO