Al via il tour del documentario sugli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani

Dal 23 al 26 Marzo a Nuovo Cinema Aquila "Lo Stato della Follia" di Francesco Cordio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mancata chiusura degli O.P.G. prevista per il 2014 e prorogata al 2017.

Domenica 23 marzo sarà presentato al Nuovo cinema Aquila di Roma Lo Stato della Follia, il documentario sugli O.P.G. di  Francesco Cordio. Il documentario che denuncia la condizione degli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani inizia il suo tour nelle sale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mancata chiusura degli O.P.G. prevista per il 1° aprile 2014 e prorogata al 1° aprile 2017.

Lo Stato  della Follia sarà proiettato a Roma, dal 23 al 26 Marzo a Nuovo Cinema Aquila. Domenica 23 doppia proiezione alle 20.30 e alle 22.30. Prima dell’inizio della seconda proiezione è previsto l’incontro con il pubblico a cui prenderanno parte il regista Francesco Cordio, l’avvocato Gennaro Santoro dell’Associazione Antigone e il cantautore Daniele Silvestri autore della canzone dei titoli di coda.

In Italia esistono 6 OPG, comunemente chiamati manicomi criminali, all’interno vi sono rinchiuse circa 900 persone. Il racconto in prima persona di un attore, ex-internato in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate in questi luoghi “dimenticati”anche dallo Stato. Queste istituzioni sono rimaste estranee e impermeabili alla cultura psichiatrica riformata, e il meccanismo di internamento non è stato interessato dalla legge del 1978 che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici. Una commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto luce sullo stato di abbandono in cui vivono gli internati e ha fatto approvare una legge che ne prevede la chiusura.

Il film di Cordio, frutto del lavoro di due anni, è nato a seguito dei sopralluoghi realizzati all’interno dei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari per conto della Commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino. L’attore protagonista è Luigi Rigoni, che nel film con grande generosità e intensità racconta la sua vita all’interno di un O.P.G.

“Quando nel novembre del 2010 sono stato invitato a realizzare dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale un breve documento video sullo stato degli O.P.G., come quasi tutti gli italiani, non sapevo cosa fossero. – dice Stefano Cordio – O.P.G., cosa si nascondeva esattamente dietro quell’acronimo che non ricordavo di avere mai sentito prima? “Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, mi era stato risposto, credendo di aiutarmi. Si trattava di manicomi? Impossibile: i manicomi erano chiusi ormai da più di trent’anni! Luoghi di cura? Il dubbio mi avrebbe accompagnato ancora per poco. Ci eravamo attrezzati, io ed il mio operatore, anche con videocamere nascoste. Le riprese all’interno degli O.P.G. sono state effettuate durante sopralluoghi a sorpresa – spiega il regista – veri e proprio blitz. Per la prima volta gli uomini chiusi là dentro avevano l’opportunità di gridare fuori, al mondo, il loro stato, il loro disagio, quello umano prima ancora di quello psichico. Le riprese negli O.P.G.  – sottolinea Cordio – sono come un esame endoscopico nei meandri mai esplorati del corpo della Repubblica Italiana. Una Tac al sistema Sanitario gravemente ammalato di una malattia da sempre ignorata e/o trascurata.”