Ancora niente Potter per i cinesi

L'uscita dell'episodio conclusivo del maghetto ritardata per permettere di incassare di più al propagandistico La fondazione del partito.

Harry Potter e i doni della morte parte 2 non è ancora uscito nelle sale della Cina continentale. La distribuzione del film addirittura non è ancora in programma e lo stesso sta accadendo a Transformers 3, questo perché il regime vuole che si vada a vedere La fondazione del partito di Han Sanping e Huang Jianxin, kolossal di propaganda in cui si racconta la nascita del Partito Comunista Cinese. Per certi versi si ripete quanto accadde con Avatar, penalizzato per far sì che il biopic su Confucio, Confucius (2010), conquistasse il botteghino. E se è vero che anche in Italia l’uscita di Avatar fu ritardata per non intralciare i nostrani film natalizi, va comunque ricordato che in Cina le limitazioni arrivano a degli estremi impensabili altrove: nella Repubblica Popolare Cinese, infatti, possono essere distribuiti solo venti film stranieri all’anno, un vero e proprio blocco che diverse organizzazioni internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale del Commercio, hanno cercato vanamente di far cadere. Nonostante ciò lo scorso anno la quota di film provenienti prevalentemente dagli Stati Uniti ha conquistato ben il 44% del mercato cinese.