Barbagallo: “Cinema italiano frammentario”

Il neo-presidente dei produttori Anica, succeduto a Riccardo Tozzi, lamenta una debolezza complessiva della nostra produzione.

Diventato recentemente presidente dei produttori Anica, Angelo Barbagallo ha rilasciato un’intervista al Giornale dello Spettacolo, affermando che “il risultato complessivamente positivo della produzione nazionale di questa prima parte dell’anno è stato determinato da un numero esiguo di film, tutti dello stesso genere e molto simili fra loro. Se è giusto rallegrarci per questi grandi successi, bisogna tuttavia preoccuparsi per l’esito molto modesto, e in alcuni casi decisamente negativo, di tanti altri film”. Poco più avanti, Barbagallo riflette anche sulla frammentazione del pubblico odierno: “Sembrerebbe come se oggi il pubblico fosse sempre più diviso in due fasce contrapposte, da una parte gli spettatori adulti che amano un cinema che fa riflettere e frequentano le sale tradizionali, dall’altro i giovanissimi che intendono il cinema come puro e semplice divertimento e si recano esclusivamente nei multiplex. Dovremmo invece cercare di rimescolare questi due segmenti, con sale di città più competitive e attraenti e una maggiore attenzione alla programmazione di qualità anche nei multiplex”.