Film-autobiografia per Lelouch

"È il film di cui vado più fiero e quello di cui più vergogno". Il regista di Un uomo, una donna torna nelle sale francesi con l'autobiografia filmata D'un film à l'autre.

Claude Lelouch, il regista di Un uomo, una donna, arrivato a cinquant’anni di carriera, torna nelle sale francesi con un film-documentario autobiografico, D’un film à l’autre, in cui racconta e commenta il suo lungo percorso nel cinema. D’un film à l’autre contiene degli estratti di tutti i film del regista, dall’esordio con Ciò che è proprio dell’uomo (1960) a Ces amour-là (2010) e inizia con l’immagine di un uomo che attraversa Parigi a tutta velocità, raffigurazione del “saper prendere dei rischi e di andare fino in fondo”, ha detto il regista, che poi ha aggiunto: “D’un film à l’autre è il film di cui vado più fiero e quello di cui più vergogno”. “Semplice celebrazione di un cinquantenario o sguardo nostalgico su una carriera che sembra giunta all’impasse?”, si domanda maliziosamente il sito d’informazione “Le Point”.