Francofilm Festival

Dal 16 al 23 marzo, terza edizione di cinema francofono, con una selezione della recente produzione in lingua francese. Da Le vendeur a La regate.

Non solo cinema francese. Anche il cinema francofono sta vivendo un periodo di grande vitalità. Lo dimostra anche la selezione della terza edizione del Festival del Film Francofono, che si terrà dal 16 al 23 marzo a Roma. Organizzato dall’Institut Français – Centre Saint-Louis di Roma, il festival presenterà una variegata selezione di pellicole – in gran parte inedite in Italia – provenienti dai Paesi aderenti all’OIF – l’ Organizzazione Internazionale Francofonia quali Belgio, Ungheria, Marocco, Lussemburgo, Canada Quebec, Romania, Svizzera, ma anche Senegal, Libano, Haiti, Ciad, Francia e Slovacchia. Sono previsti in programma: 8 lungometraggi in concorso, 3 fuori concorso e 5 documentari. Tra i film in concorso: La Mosquée di Daoud Aoulad-Syad (Marocco), il commovente racconto adolescenziale La régate, diretto da Bernard Bellefroid (Belgio), il lussemburgese Réfractaire di Nicolas Steil (in cui si esplora un aspetto poco conosciuto della storia del paese durante la Seconda Guerra Mondiale: l’esistenza di uomini che si rifiutarono di partire per il fronte dalla parte dei tedeschi in seguito all’annessione del Lussemburgo al Terzo Reich) e Le vendeur di Sébastien Pilote (Canada Québec), ritratto impietoso della crisi economica incentrato su venditore d’auto. I lungometraggi fuori concorso invece sono: E ora dove andiamo? di Nadine Labaki, Un homme qui crie di Mahamat Saleh Haroun e Le goût des jeunes filles di John L’Écuyer (Canada Québec e Haiti). Tra i documentari, va segnalato almeno Rosans, miel amer di Rémi Nelson Borel, in cui si racconta la storia di migliaia di harkis, algerini musulmani che dal ’54 al ’62 combatterono al fianco dell’esercito francese nella guerra di Algeria.