Golden Globes 2015, Boyhood e The Grand Budapest Hotel i film migliori

Boyhood di Linklater e il film di Wes Anderson migliori film ai Golden Globes. Keaton e Moore tra i migliori attori.

La 72^ cerimonia di consegna dei Golden Globes ha avuto stanotte il suo trionfatore, e possibile frontrunner per la corsa agli Oscar (di cui giovedì si conosceranno le nomination): è Boyhood, il dramma di formazione di Richard Linklater girato durante 12 anni, che si è portato a casa i premi come miglior film, miglior regia e miglior attrice non protagonista per Patricia Arquette. Miglior film nella categoria commedia è The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, ma il vincitore morale dell’edizione è Birdman, che ha perso il premio per il film, ma ha vinto quello per la sceneggiatura e l’interpretazione di Michael Keaton.
Tra gli attori drammatici è una piccola sorpresa la vittoria di Eddie Redmayne per La teoria del tutto, battendo il favorito Benedict Cumberbatch di The Imitation Game, mentre più prevedibile era il premio per Julianne Moore protagonista di Still Alice; Amy Adams in Big Eyes è risultata la migliore attrice in ruoli da commedia (aiutato dal fatto che il suo ruolo era tutt’altro che comico), mentre tra i non protagonista trionfa meritatamente J. K. Simmons in Whiplash. Il miglior film straniero è risultato il russo Leviathan, battendo il super-favorito Ida, mentre il miglior film d’animazione è Dragon Trainer 2. Chiudono i premi Glory, miglior canzone per il film Selma, Johàn Johànnsson per la musica di La teoria del tutto e George Clooney, premiato alla carriera. Un’edizione in ricordo delle vittime dell’attentato al settimanale francese Charlie Hebdo, ben condotta dal duo Tina Fey e Amy Poeheler che hanno saputo dare l dose ironia a una cerimonia spesso un po’ bloccata, che quest’anno ha saputo dare premi meno prevedibili del solito e più aperti a varie idee di cinema, dalla classica “storia vera” alla reinvenzioni linguistiche più intriganti.

EMANUELE RAUCO