Pif torna al lavoro: “A luglio comincio il mio nuovo film”

Dopo La mafia uccide solo d'estate, Pif annuncia l'inizio della scrittura del suo nuovo film. "Sarà ambiziosissimo".

Il successo clamoroso di La mafia uccide solo d’estate, coronato dalla vittoria di 2 David di Donatello, non ha portato il suo autore Pif a riposare, ad adagiarsi sugli allori. Anzi. Il regista ha annunciato, commentando la sua partecipazione al festival Trame di Lamezia Terme, dedicato ai libri sulle mafie, che a luglio comincerà a lavorare al suo prossimo film: “Sarà sempre più dura, ma speriamo. Quando fai un film d’esordio che va bene il secondo è più difficile, ma certo non mi posso lamentare per il successo”. PIf, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto, ha dichiarato che il film non sarà meno che ambiziosissimo, anche se la tensione gli sta facendo venir voglia di saltare subito al terzo film.
Il regista poi precisa una dichiarazione che ha fatto dal palco dei David, esortando i registi siciliani a girare sull’isola senza pagare il pizzo, come ha fatto lui: “Mi sono spiegato male, non volevo dire che solo io ci sono riuscito, ci sono stati altri, ma siamo pochi rispetto al numero di film che si girano in città, non e’ la normalità. Credo sia importante urlarlo al mondo così che diventi normalità”. Pif era già stato al festival di Lamezia nel 2012 come conduttore de Il testimone di Mtv e l’anno scorso, per lanciare il trailer di La mafia uccide solo d’estate e quest’anno torna con un messaggio ben chiaro: ”La prima volta che sono stato al Festival avevo lanciato un appello agli ‘ndraghetisti, dicendo che non ha senso vivere come fanno loro, essere ricchissimi ma costretti a vivere sottoterra, con il rischio di essere arrestati, che i proprio figli vengano ammazzati. Li incitavo a smettere di fare quello che fanno, a uscire, fare l’amore con le proprie mogli e godersi il mare calabrese. Temo che l’appello non sia stato accolto, ma aver potuto parlare così apertamente in una piazza calabrese era simbolico, qualche anno fa non si sarebbe potuto fare”.

EMANUELE RAUCO