Tozzi su cinema e territorio

Multifunzionalità delle piccole sale e una maggiore presenza sul territorio. Queste le priorità espresse a Venezia dal presidente dell’ANICA per il rilancio del mercato.

“Ormai quasi ci si vergogna a parlare di intervento pubblico per tutti gli sprechi che sono stati perpretati negli ultimi 40 anni. Ma oggi bisogna avere il coraggio di riprendere questo discorso” . Così il Presidente dell’ANICA Riccardo Tozzi ha aperto l’incontro “Cinema e territorio”, organizzato oggi dalla stessa associazione delle imprese cinematografiche negli spazi del Digital Expo alla 68/a Mostra del Cinema di Venezia. Al centro delle nuove politiche l’esercizio cinematografico con le sue criticità, settore necessario per far crescere la torta di un box office ancora sottoperformante e fermo dagli anni ’90 intorno agli 80 milioni di euro, nonostante la crescita della fetta di mercato del prodotto italiano. L’esigenza, è quella di “un circuito più ampio e equilibrato”, con un maggior numero di sale nelle aree che ne sono sprovviste e con “meno sbilanciamento verso i multiplex”. Secondo Tozzi, si tratta della conquista di uno spazio di mercato e di uno spazio sociale, che passa anche per una sfida posta alle amministrazioni: “C’è un esigenza di programmazione del territorio, perché i multiplex tendono a svilupparsi laddove è già presente un pubblico e un mercato, cannibalizzando le sale e eliminandosi anche fra di loro. Servono incentivi per incoraggiare a scavare là dove ancora non c’è una sufficiente penetrazione del circuito”, cosa che nei piccolissimi centri, è possibile realizzare anche attraverso la riapertura di “sale multifunzionali, con un collegamento alle scuole”.