Da sempre interessato dalle questioni che riguardano immigrati e stranieri, Vittorio Moroni arriva al Festival del Film di Roma con Se chiudo gli occhi non sono più qui, dramma presentato nella selezione di Alice nella città. Il protagonista è Kiko, un ragazzo metà italiano e metà filippino la cui madre vive con un uomo, caporale presso i lavoratori clandestini del sud, che lo costringe a lavorare nelle sue terre. Finché non conosce un uomo misterioso che gli farà da maestro.
Interpretato da Beppe Fiorello e Giorgio Colangeli, Se chiudo gli occhi non sono più qui racconta una delle questioni odiose e purtroppo ataviche che affliggono il meridione e di cui si nutrono coloro che sfruttano l’immigrazione clandestina, quella forma di schiavismo chiamata caporalato che incide in modo devastante sulle economie e le politiche meridionali. Moroni al quarto film racconta il tutto attraverso un tono vagamente magico, filtrando la drammaticità con gli occhi del giovane Mark Manaloto e sottolineando come l’educazione, l’istruzione e le istituzioni scolastiche sono la prima arma per combattere piaghe sociali che i governi non riescono a estirpare. A completare il cast un Fiorello nello sgradevole ruolo del caporale e un Colangeli vecchio saggio con un segreto nel cuore.
EMANUELE RAUCO